RELAZIONE SULLA GESTIONE

AL 31 DICEMBRE 2022

 

 

 

 

 

 

 

 

INDICE

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Organi sociali

Struttura dell’Azionariato

La struttura societaria

Area di consolidamento al 31 dicembre 2022

Il mercato dell’outsourcing farmaceutico

Andamento dell’attività operativa

Eventi significativi intervenuti nell’esercizio 2022

Strategie di sviluppo

Definizione degli indicatori alternativi di performance

Situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società

Principali indicatori finanziari

Scenario di riferimento per gli aspetti ESG (Environmental, Social, Governance)

Ricerca e sviluppo

Procedimenti giudiziali

Comunicazioni CONSOB

Codice di autodisciplina e Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Partecipazioni detenute da amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche

Attività di direzione e coordinamento

Rapporti con parti correlate

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Fattori di rischio

Eventi rilevanti successivi alla chiusura del periodo

Evoluzione prevedibile della gestione

Proposte del Consiglio di Amministrazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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STRUTTURA DELL’AZIONARIATO

Secondo quanto risulta dalle comunicazioni effettuate dagli azionisti della Società ai sensi dell’articolo 120 del TUF, nonché dalle altre informazioni disponibili, alla data del 31 dicembre 2022 gli azionisti che direttamente o indirettamente detengono anche per interposta persona, società fiduciarie e società controllate partecipazioni superiori al 5% nel capitale sociale di Pierrel S.p.A. con diritto di voto sono i seguenti

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Alla data di predisposizione della presente relazione l’azionista Fin Posillipo S.p.A. detiene una partecipazione nel capitale di Pierrel pari a circa il 51,520% ed esercita un controllo di fatto sulla Società ai sensi dell’articolo 93 del TUF.

 

LA STRUTTURA SOCIETARIA

Pierrel S.p.A. (“Pierrel” o la “Società”) è una società per azioni domiciliata e con sede legale in Capua (CE), alla Strada Statale Appia 7-bis 46/48, ed è quotata dal mese di maggio 2006 sul mercato EXM organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

Nel corso dell’esercizio 2022, ed in particolare a far data dal 1° dicembre 2022, è efficace la fusione per incorporazione della controllata al 100% Pierrel Pharma S.r.l. in Pierrel S.p.A. con effetti contabili e fiscali retroattivi a far data dal 1° gennaio 2022 modificando di fatto la struttura societaria, facendo venir meno la struttura di “Gruppo”. Pierrel rappresenta un operatore del settore farmaceutico, specializzato nella produzione di specialità farmaceutiche per conto terzi e per conto proprio presso lo Stabilimento di Capua e nel marketing e nella distribuzione dei prodotti autorizzati al commercio, nonché nello sviluppo, registrazione e licensing di nuove specialità farmaceutiche e medical device.

L’Azienda vanta un’esperienza di oltre 70 anni nel settore farmaceutico ed è uno dei principali produttori europei di anestetici  dentali.

Lo stabilimento produttivo di Capua (CE), nei pressi di Napoli (Italia), ha ricevuto l’autorizzazione da parte dell’EMA (“European Medicines Agency”) e della FDA (“Food and Drug Administration”) per la produzione in asepsi di farmaci ad uso iniettabile ed ha registrato e distribuisce l’anestetico dentale Orabloc® principalmente in USA, Canada, Europa, Russia e in altri paesi extra comunitari.

 

AREA DI CONSOLIDAMENTO AL 31 DICEMBRE 2022

In considerazione della fusione per incorporazione perfezionatasi nel corso dell’esercizio 2022 è venuto meno il concetto di “Gruppo” lasciando di fatto nel perimetro una sola società (Pierrel S.p.A.) facendo venir meno l’obbligo di predisposizione del bilancio consolidato e la relativa area di consolidamento. E’ opportuno ricordare che con riferimento all’esercizio precedente, anche ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) l’unica società controllata da Pierrel S.p.A era Pierrel Pharma S.r.l., con sede in Capua (Caserta, Italia) e controllata al 100% dalla Società, avente ad oggetto la commercializzazione dei prodotti realizzati in utilizzo delle autorizzazioni all’immissione in commercio (“AIC”) di proprietà, oltre all’identificazione e allo sviluppo di nuove molecole, formulazioni o sistemi di drug delivery principalmente nell’area della terapia del dolore.

In aggiunta a quanto descritto in precedenza, si precisa altresì che al 31 dicembre 2022 la Società deteneva una partecipazione di minoranza nella società di seguito indicata:

 

 

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IL MERCATO FARMACEUTICO

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Nel corso degli ultimi anni il settore farmaceutico ha favorito la crescita delle aziende che hanno investito in particolar modo nell’innovazione di processi tecnologici di produzione capaci di garantire un elevato standard di qualità costante ed adeguati livelli di efficienza nella gestione dei costi anche per la produzione di nuovi farmaci emergenti, da veicolare in un numero crescente di Paesi.

Pierrel vanta un’esperienza di oltre 70 anni nel settore farmaceutico supportata dal punto di vista produttivo dallo stabilimento di Capua che può fornire farmaci iniettabili per il mercato europeo, per quello nordamericano e per tutti gli altri mercati internazionali operando all’interno del segmento “liquid (sterile) dosage form”, ovvero nella produzione di farmaci allo stato liquido in formato sterile, essendo attivo nella produzione in asepsi di anestetici dentali in tubofiale. Lo stabilimento è autorizzato alla produzione per l’Europa e nei paesi aderenti al mutuo riconoscimento di farmaci iniettabili in small volume, sia in asepsi che in sterilizzazione terminale, e per gli Stati Uniti in sola asepsi.  Tali autorizzazioni, in un perdurante contesto di shortage produttivo mondiale di iniettabili, conferiscono allo stabilimento di Capua una caratteristica di unicità a livello internazionale.

L’alta specializzazione e complessità definita dagli elevati prerequisiti voluti dalle Agenzie di Controllo worldwide fa sì che necessariamente ci si debba indirizzare verso tecnologie ad alta automazione e performance, a cui deve essere accompagnata la ricerca di alti volumi produttivi, a copertura delle capacità. La crescita del portafoglio ordini conferma il vantaggio competitivo ed è prevedibile con l’attuale trend una graduale saturazione degli impianti, per cui il management ha già predisposto ed avviato l’ampliamento della capacità produttiva ed il miglioramento della tecnologia di produzione di tubofiale.

Inoltre, l’Azienda sta sempre più concentrando il proprio interesse nella registrazione e lo sviluppo commerciale degli anestetici dentali a marchio proprio, così come dello sviluppo di nuovi dispositivi medici indirizzati al mercato dentale professionale, contribuendo ulteriormente nel corso del 2022 ad incrementare le produzioni  realizzate nello stabilimento di Capua, incremento che si prevede  anche nell’anno 2023 per supportare, in particolare, l’affermazione dei propri marchi. Il  mercato è composto da

Il mercato di riferimento è internazionale ed è rappresentato da distributori di prodotti dentali autorizzati a commercializzare anestetici dentali presso dentisti, case di cura e ospedali. In tale scenario si colloca la vendita  dei prodotti a marchio Pierrel e, più specificatamente, degli anestetici dentali per i quali la Società detiene le relative autorizzazioni all’immissione in commercio (“AIC”), nonché di ogni altro prodotto a marchio Pierrel sviluppato o in via di sviluppo. Particolare rilevanza assume anche l’attività di estensione delle autorizzazioni all’immissione in commercio in tutti quei territori dove gli anestetici dentali a marchio Pierrel possono essere commercializzati così come lo sviluppo industriale di dispositivi medici innovativi da utilizzarsi prevalentemente nel settore dentale,  in modo da complementare l’offerta dei propri prodotti farmaceutici.

La Società ritiene che, nonostante l’incertezza che oramai da oltre due anni caratterizza i mercati, compreso quello farmaceutico, le nuove registrazioni di prodotti anestetici nonché la commercializzazione di dispositivi medici innovativi potranno nei prossimi anni contribuire ad incrementare le vendite dei prodotti dentali a marchio Pierrel.

Con particolare riferimento al settore degli anestetici loco-regionali, e più precisamente degli anestetici dentali, comparto di nicchia in cui l’azienda opera e intende focalizzarsi in maniera sempre maggiore, si segnala quanto segue.

L’anestetico dentale rappresenta un prodotto di consumo per gli odontoiatri e, come tale, viene utilizzato quotidianamente e con una certa frequenza negli studi dentistici. L’anestetico dentale è un prodotto farmaceutico di alta qualità, anche se ormai generico. La frequenza di utilizzo di tali prodotti dipende da diversi fattori: numero di dentisti pro-capite, grado di industrializzazione dei Paesi, abitudini specifiche locali.

Gli anestetici locali per uso dentale sono disponibili in diverse formulazioni e possono contenere differenti principi attivi, in taluni casi, anche un vasocostrittore. I principali anestetici locali per uso dentale sono rappresentati dalle seguenti molecole: articaina, lidocaina, mepivacaina, bupivacaina e prilocaina.

Nel mondo si stima un consumo totale annuo di circa 1 miliardo di dosi singole di anestetico dentale in tubofiale. Tra le varie molecole l’articaina detiene circa il 25-30% del mercato mondiale in termini di volume, di tutti gli anestetici dentali, essendo la molecola più “nuova” immessa nel mercato globale; l’articaina, infatti, anche se è stata inventata nel lontano 1975, è arrivata nel mercato dentale solo tra gli anni ’90 ed il 2000.

Per meglio comprendere i volumi in gioco di anestetico dentale a livello mondiale, si stima che solo negli Stati Uniti ogni anno vengano iniettate circa 240.000.000 di dosi di anestetico dentale, rispetto a circa 330.000.000 di individui.

È interessante notare che negli Stati Uniti d’America, diversamente da molti altri Paesi industrializzati, il consumo di lidocaina supera quello dell’articaina, anche se i valori , in termini di fatturato, sono opposti. Questi fenomeni sono giustificati principalmente dal fatto che l’articaina è stata introdotta in USA solo nel 2000 e, ciò nonostante, costa ai dentisti molto di più della lidocaina.

In Italia si stima un consumo di circa 30.000.000 di dosi di anestetico rispetto ad una popolazione di circa 60.000.000 di individui.

In tutti gli altri Paesi industrializzati Europei il consumo di anestetico pro-capite è più vicino a quello italiano. Invece, il consumo pro-capite di anestetici dentali in Nord America, così come in tutti i Paesi anglosassoni, è sensibilmente più alto di quello europeo. Paesi quali Germania e Russia, nonché tutti i paesi dell’Est Europa e quelli appartenenti all’ex blocco sovietico, consumano prevalentemente articaina (90%) rispetto ad ogni altra molecola disponibile. Nel resto d’Europa i Paesi anglosassoni utilizzano ancora prevalentemente lidocaina.

All’aumento delle procedure chirurgiche, oggi così diffusamente utilizzate in odontoiatria (si pensi all’implantologia) corrisponde un aumento di utilizzo di anestetici dentali. Ciò allo scopo di precisare che, ad una minore frequenza del numero di visite di controllo annuali presso i dentisti, fa da contro-altare un maggiore ricorso ad operazioni chirurgiche odontoiatriche, che richiedono invece largo utilizzo di anestetici dentali.

Il mercato degli anestetici dentali, insieme con tutto il mercato consumer dentale, è stato in crescita del 3-5% fino al 2010 ed ha subito una leggera flessione negli anni dal 2011 al 2014 a causa della crisi economica. Negli anni 2016-2020, fatta eccezione per il 2020 impattato dalla prima ondata di Covid, si è invece apprezzata una crescita degli anestetici del 3-4% in valore nel mercato USA, confermata anche nell’anno 2022.

A tal riguardo si segnala che l’anestetico dentale a marchio Pierrel, Orabloc®, per il 2022 ha registrato una propria quota di mercato in USA, rispetto al volume complessivo delle vendite di articaina, pari a circa il 23%.

EVENTI SIGNIFICATIVI INTERVENUTI NELL’ESERCIZIO 2022

Si riporta di seguito una descrizione degli eventi significativi intervenuti nel corso dell’esercizio 2022. Per ulteriori informazioni, si rinvia ai comunicati stampa pubblicati dalla Società nel corso del 2022 e tutti disponibili sul sito internet della Società all’indirizzo www.pierrelgroup.com, sezione “Stampa/Comunicati Stampa”.

In data 5 gennaio 2022, la Società ha ricevuto per il tramite della procedura Entratel, comunicazione formale per la fruizione del credito d'imposta per gli investimenti nel mezzogiorno (legge n.208/2015) per complessivi Euro 1.099.694,00 a seguito della presentazione nel corso del mese di dicembre 2021 della relativa istanza.

In data 16 agosto 2022, la Società ha ricevuto per il tramite della procedura Entratel, comunicazione formale per la fruizione del credito d'imposta per gli investimenti nel mezzogiorno (legge n.208/2015) per complessivi Euro 1.280.002,00 a seguito della presentazione nel corso del mese di luglio 2022 della relativa istanza.

In data 13 ottobre 2022, la Società ha ricevuto la notifica di autorizzazione, da parte dall’Ufficio Ispezioni ed Autorizzazioni dell’AIFA, all’ampliamento dei reperti produttivi, in particolare della nuova area di confezionamento cartucce e installazione termoformatrice e astucciatrice

In data 1° dicembre 2022, è stato perfezionato ed ha acquisito efficacia l’atto di fusione per incorporazione della società interamente controllata Pierrel Pharma S.r.l. in Pierrel S.p.A. a seguito di quanto approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 15 giugno 2022 e dall’Assemblea degli Azionisti in data 25 luglio 2022.

 

STRATEGIE DI SVILUPPO

Come meglio descritto in premessa, le strategie di sviluppo futuro della Società sono focalizzate sul consolidamento del core business manifatturiero e sulla capacità di sviluppare sinergie tra le due aree di business dedicate al comparto industriale e distributivo.

Pierrel conferma l’intenzione di consolidare la propria posizione di provider nel settore farmaceutico, puntando ad una crescita dei ricavi e della redditività attraverso la crescita dei volumi di tubofiale e di nuove specialità farmaceutiche da produrre nello stabilimento di Capua, in particolare  per supportare il crescente sviluppo dei prodotti a marchio proprio sul mercato nordamericano – grazie ai rilevanti accordi formalizzati con i più grandi distributori globali del dental care statunitense (Patterson Dental, Henry Schein Dental, Benco Dental, Dental Health Products, DC Dental, Safco Dental Supply, NDC e Darby Dental) e canadese (Patterson Dental, Henry Schein Dental e Sinclair Dental) – in Europa e sui nuovi mercati (Africa e Medio Oriente) in cui sono state ottenute (Indonesia, Libano, Kazachistan,Georgia, Armenia, Azerbaijan, Ucraina, Bulgaria, Montenegro e Kyrgyzstan,) e avviate (Algeria, Arabia Saudita, ed altri minori) le registrazioni per l’immissione in commercio dell’anestetico dentale Orabloc®, ed alla significativa campagna di comunicazione già avviata nei precedenti esercizi e che sarà ulteriormente rafforzata nell’esercizio in corso.

 

DEFINIZIONE DEGLI INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Come da Comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2007, vengono di seguito definiti gli indicatori alternativi di performance utilizzati di seguito, al fine di illustrare l’andamento patrimoniale, finanziario ed economico della Società:

SITUAZIONE ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA

La seguente analisi economica, patrimoniale e finanziaria viene fornita quale integrazione al bilancio separato di Pierrel S.p.A. ed alle relative note esplicative, e deve essere letta congiuntamente a tali documenti. È opportuno ricordare, come meglio descritto nelle note esplicative al bilancio separato di Pierrel S.p.A., che a far data dal 1° dicembre 2022 si è perfezionata giuridicamente la fusione per incorporazione della società controllata al 100% Pierrel Pharma S.r.l. a socio unico in Pierrel S.p.A. con efficacia fiscale e giuridica retroattiva al 1° gennaio 2022.

Tutto quanto sopra descritto ha spiegato i propri effetti patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2022 che si confrontano con i dati al 31 dicembre 2021 della Società stand alone mostrando come di seguito descritto variazioni significative rivenienti dal processo di fusione completato.

 

 

STATO PATRIMONIALE SINTETICO

 

 
 

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Le attività non correnti registrano un incremento netto di circa Euro 12,7 milioni rispetto all’esercizio precedente, dovuto principalmente all’effetto combinato degli incrementi delle immobilizzazioni materiali ed immateriali realizzati nell’esercizio (anche rivenienti dalla fusione per incorporazione di Pierrel Pharma s.r.l. in Pierrel S.p.A.), in linea con il programmato piano di investimenti e solo parzialmente mitigato dal decremento per effetto degli ammortamenti di competenza del periodo.

Le attività correnti, pari a circa Euro 20,6 milioni al 31 dicembre 2022, registrano un incremento netto di circa Euro 10,1 milioni rispetto al precedente esercizio quando erano pari ad Euro 10,5 milioni; la variazione netta complessiva delle attività correnti è attribuibile principalmente: (i) all’incremento netto delle disponibilità liquide complessive per circa Euro 2,1 milioni riveniente dalle effetto combinato dell’accensione di un finanziamento bancario a medio/lungo termine stipulato nel corso del mese di luglio 2022, con Banca Intesa Sanpaolo S.p.A. per complessivi Euro 5 milioni  e la quota parte delle risorse finanziare impiegate, in modo significativo, per la realizzazione degli investimenti programmati; (ii) all’incremento delle rimanenze per circa Euro 2,5 milioni da ricondurre ad un incremento dell’approvvigionamento delle materie e dei materiali a servizio della produzione dei primi mesi del 2023 e da un incremento delle giacenze sia dei semilavorati che di prodotti finiti in linea con il piano di consegne previsto per i primi mesi del 2023, a cui si aggiunge un decremento complessivo del fondo svalutazione magazzino nel corso dell’anno appena concluso; (iii) all’incremento dei crediti verso clienti per circa Euro 4,2 milioni legata all’incremento dei ricavi rivenienti dall’operazione di fusione descritta in precedenza.

Al 31 dicembre 2022 il patrimonio netto della Società risultava pari a Euro 24,5 milioni (Euro 19,9 milioni alla data di chiusura del precedente esercizio), registrando rispetto all’esercizio precedente una variazione positiva legata oltre che all’utile di periodo per circa Euro 1,4 milioni anche agli effetti registrati dalla fusione e contabilizzati in una riserva dedicata per un ammontare complessivo pari a Euro 3,1 milioni.

Le passività non correnti, pari ad Euro 28,4 milioni al 31 dicembre 2022, registrano un incremento netto complessivo pari a circa Euro 10,5 milioni rispetto all’esercizio precedente quando erano pari a Euro 17,9 milioni principalmente per l’effetto intervenuto nell’esercizio con riferimento alle seguenti voci:

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Le passività correnti, per circa Euro 15,4 milioni, registrano un incremento netto complessivo rispetto all’esercizio precedente di circa Euro 7,8 milioni; tale variazione è riconducibile principalmente ai seguenti effetti:

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Al 31 dicembre 2022 la Società ha registrato ricavi pari a Euro 24,8 milioni con un incremento del36,29% rispetto agli Euro 18,2 milioni conseguiti nell’esercizio 2021, ed un EBITDA positivo per circa Euro 4,9 milioni, in significativa crescita rispetto al 31 dicembre 2021, quando era pari ad Euro 1,1 milioni.

Come meglio descritto nelle note esplicative al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022, alle quali si rimanda per maggiori dettagli, il significativo incremento delle vendite è riconducibile all’esposizione dei ricavi come un’unica entità a seguito della fusione della controllata Pierrel Pharma S.r.l. in Pierrel S.p.A. I dati esposti nel bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 accoglievano solo i ricavi verso la società controllata a prezzi di trasferimento regolamentati. Quindi l’incremento di fatturato è riconducibile ad un incremento dei volumi ma anche all’incremento dei prezzi di vendita dei prodotti, in particolare di quelli a marchio proprio.

Quanto sopra descritto ha spiegato i maggiori effetti sul valore dell’EBITDA consuntivato sia relativo ai volumi di vendita crescenti dei prodotti a marchio proprio a discapito di quelli prodotti per conto terzi, sia della migliore esposizione ottenuta tramite la fusione delle due società, ampiamente descritti nelle note esplicative al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 ed in particolare nel progetto di fusione approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 giugno 2022 e dall’Assemblea del 27 luglio 2022, pubblicati nelle sezioni dedicate sul sito www.pierrelgroup.com.

Gli ammortamenti al 31 dicembre 2022, pari ad Euro 2,7 milioni, registrano un incremento significativo rispetto all’esercizio precedente quando erano pari a circa Euro 1,5 milioni a seguito dell’entrata in esercizio di una parte degli investimenti programmati e completati e delle quote di ammortamento rivenienti dall’operazione di fusione in particolare con riferimento alle immobilizzazioni immateriali.

La gestione finanziaria alla data del 31 dicembre 2022 risulta negativa per circa Euro 0,7 milioni in linea con l’esercizio precedente quando era negativa per circa Euro 0,6 milioni.

In considerazione di tutto quanto sopra descritto e dei relativi effetti, al 31 dicembre 2022 Pierrel S.p.A. registra una utile di esercizio pari a circa Euro 1,4 milioni in controtendenza rispetto all’esercizio precedente che ha fatto registrare una perdita di periodo pari a circa Euro 0,4 milioni.

 

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La posizione finanziaria netta di Pierrel S.p.A. al 31 dicembre 2022 è negativa per circa Euro 21,1 milioni, rispetto ad un valore registrato a chiusura dell’esercizio 2021, negativo pari a circa Euro 12,7 milioni.

Tale variazione è riconducibile principalmente: (i) all’iscrizione tra le passività finanziaria non correnti del debito contratto con Banca Intesa San Paolo S.p.A. di Euro 5 milioni (come descritto in precedenza) ed utilizzato alla data del 31 dicembre 2022 per finanziare una parte degli investimenti “green”.

Quest’ultimi sono previsti nel piano complessivo di investimenti programmati attraverso l’utilizzo delle disponibilità liquide che alla data di chiusura dell’esercizio registrano un incremento netto di circa Euro 2 milioni; (ii) all’incremento registrato di circa Euro 4,7 milioni e riferito al “Finanziamento Soci” riveniente dalla fusione con la controllata Pierrel Pharma S.r.l. perfezionatasi in data 1 dicembre 2022.

 

 

Il prospetto sintetico di rendiconto finanziario mostra per il 2022 disponibilità liquide alla fine dell’esercizio pari ad Euro 5,6 milioni in aumento di circa Euro 2 milioni rispetto alla data del 31 dicembre 2021.

 

PRINCIPALI INDICATORI FINANZIARI

Si riportano di seguito i principali indicatori finanziari monitorati legati allo stato patrimoniale ed illustrati nella tabella che segue:

 

 

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Le variazioni in negativo rispetto al 2021 sono riconducibili quasi esclusivamente agli effetti rivenienti dall’incremento delle passività finanziarie, parzialmente mitigati dall’incremento delle attività e del patrimonio netto rivenienti dall’operazione di fusione, registrate nell’esercizio 2022.

 

SCENARIO DI RIFERIMENTO PER GLI ASPETTI ESG (ENVIRONMENTAL, SOCIAL, GOVERNANCE)

Contesto di riferimento

L’anno 2022 è stato caratterizzato, come il precedente esercizio, da una ripresa dei sistemi economico-produttivi e dei rapporti sociali successivamente all’emergenza pandemica. Tale emergenza si è unita alla crisi climatico-ambientale, generando effetti sul contesto sociale, impattato anche da numerosi avvenimenti internazionali e nazionali, brevemente riepilogati di seguito. A livello politico si segnala l’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina lo scorso 24 febbraio 2022 ed i successivi effetti generati dal conflitto sull’intero sistema mondiale, politico ed economico. In Italia, con la formazione del Governo Meloni si è continuato a portare avanti il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il rilancio post emergenziale della nazione. Tale Piano prevede principalmente la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica, la transizione ecologica e l’inclusione sociale. Già lo scorso anno, l’Unione Europea ha approvato la legge sul clima, fissando l’obiettivo della neutralità carbonica al 2050 e al 2030 la riduzione dei GHG del 55% rispetto al 1990. Il G20 di Roma ha sancito l’impegno per la sicurezza alimentare e l’adeguata nutrizione (Dichiarazione Matera) e per la parità di genere.

 

Gli impatti ambientali ed energetici

La Società è da sempre orientata ad una produzione di qualità nel massimo rispetto dell’ambiente e dell’uso responsabile ed efficiente delle risorse. La natura del business di Pierrel, ovvero la produzione di anestetici dentali in asepsi, quindi in ambiente chiuso e sterile, non genera emissioni di sostanze pericolose nell’ambiente sia lavorativo che esterno. I rifiuti prodotti sono per circa l’80% destinati al recupero, solo la restante parte è smaltita secondo le specifiche normative di riferimento e, di tale percentuale circa il 5% è da considerarsi rifiuto “pericoloso”. Pierrel, in quanto realtà produttiva energivora, ha messo in atto nel corso degli anni attività di monitoraggio e controllo al fine di porre in essere interventi di contenimento di consumi di risorse quali principalmente carta, acqua, metano ed energia elettrica. L’efficacia delle tematiche green sostenute dalla Società non solo nelle aree prettamente di produzione ma in generale in tutte le attività aziendali, è ulteriormente comprovata dal possesso della certificazione UNI EN ISO 140018 (SGS) sin dall’anno 2002.

È intenzione della Società continuare il processo di miglioramento della propria gestione ambientale al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile. Si evidenzia che, nel corso dell’esercizio appena concluso, così come alla data di pubblicazione del presente documento, la Società non ha registrato danni causati all’ambiente né sanzioni inflitte all’impresa per reati o danni ambientali.

 

Cambiamento climatico

La maggiore attenzione all’evolversi del cambiamento climatico e ai suoi effetti sui business è un tema che ha assunto sempre più rilevanza, tale da richiedere una maggiore informativa nelle relazioni finanziarie annuali. Anche se non esiste un principio contabile internazionale che disciplina come gli impatti del cambiamento climatico siano da considerare nella predisposizione del bilancio, lo IASB ha emesso alcuni documenti per supportare le società che adottano i principi IFRS. Inoltre, l’ESMA, nelle sue European Common Enforcement Priorities già lo scorso 29 ottobre 2021, ha evidenziato che gli emittenti devono considerare nella preparazione dei bilanci IFRS i rischi climatici nella misura in cui i medesimi siano rilevanti a prescindere dal fatto che detti rischi siano o meno esplicitamente previsti dagli standard contabili di riferimento.

Il management non rileva impatti specifici di rilevante entità derivanti da rischi legati al clima, da considerare nell’applicazione dei principi contabili.

 

Risorse umane ed ambiente di lavoro

Le risorse umane rappresentano per la Società un’importanza notevole, in quanto con il loro impegno ne garantiscono il successo.

Alla data di chiusura dell’esercizio l’organico della Società si compone di 105 unità (105 unità al 31 dicembre 2021) con rapporto di lavoro dipendente, tutti in forza presso la sede sociale sita in Capua (CE) e risulta così suddiviso:

 

 

 

Sul fronte sindacale si continuano a registrare buone relazioni industriali e un clima di collaborazione.

Il management si impegna costantemente nella diffusione della cultura della sicurezza, in quanto la formazione, l’informazione e la consapevolezza dei lavoratori sono ritenute strumenti fondamentali in materia di salute e sicurezza.

 

RICERCA E SVILUPPO

La Società svolge in via sistematica attività di ricerca e sviluppo finalizzate principalmente all’introduzione di nuovi processi di industrializzazione, alla registrazione di nuove A.I.C. (Autorizzazioni all’Immissioni in Commercio) in nuovi Paesi e all’immissione in commercio di nuovi medical devices, oltre che per il mantenimento degli standard di produzione previsti dall’FDA e dall’AIFA.

Per Pierrel l’attività di ricerca e sviluppo rappresenta in genere un costo pluriennale destinato a tradursi in una fonte di ricavi futuri. Si segnala che i costi di ricerca e sviluppo sostenuti nell’esercizio 2022 sono stati pari a circa Euro 1.091 migliaia, e sono riferiti a specifici progetti avviati dall’azienda nell’ambito del percorso di Ricerca e Sviluppo programmato.

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CONTROVERSIE LEGALI

Per quanto riguarda l’informativa sulle controversie legali in corso si rimanda a quanto indicato nel paragrafo “Contenziosi in corso” delle note esplicative al bilancio di esercizio di Pierrel S.p.A. 31 dicembre 2022. Si segnala inoltre che, alla data del 31 dicembre 2022, la Società non ha ricevuto solleciti di pagamento relativi a debiti sorti nell’ambito dell’ordinaria gestione amministrativa.

Alla data del 31 dicembre 2022la Società non ha ricevuto richieste per decreti ingiuntivi e non si segnalano sospensioni dei rapporti di fornitura tali da pregiudicare l’ordinario svolgimento dell’attività aziendale.

 

COMUNICAZIONI CONSOB

Nel corso dell’esercizio 2022 la Società non ha ricevuto alcuna comunicazione dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB).

 

CODICE DI AUTODISCIPLINA E RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

In data 13 giugno 2012 il Consiglio di Amministrazione della Società, tenuto conto della struttura, delle dimensioni e delle esigenze operative della Società, nonché della natura delle attività svolte, ha deliberato di non aderire al Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A., e di affidare al Consiglio stesso le funzioni proprie dei comitati previsti dal medesimo Codice. Tale determinazione, comunicata al mercato in pari data, è stata poi confermata in occasione del rinnovo degli organi societari con delibera consiliare del 26 aprile 2021.

La struttura di Corporate Governance di Pierrel è caratterizzata da un insieme di regole, comportamenti e processi volti a garantire un efficiente e trasparente sistema di governo societario e un efficace funzionamento degli organi di governo e dei sistemi di controllo. In particolare, la struttura di Corporate Governance adottata dalla Società si basa su un modello organizzativo di tipo “tradizionale”, composto, quindi, dai seguenti organi sociali: (i) l’Assemblea degli Azionisti, (ii) il Consiglio di Amministrazione; (iii) il Direttore Generale; e (iv) il Collegio Sindacale. L’incarico di revisione legale è demandato, in applicazione delle vigenti disposizioni normative in materia, ad una società di revisione iscritta nell’albo speciale tenuto dalla CONSOB.

Alla data della presente Relazione il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario nominare alcun Comitato Esecutivo.

I soggetti a cui il Consiglio di Amministrazione in carica alla data del presente documento ha attribuito parte dei propri poteri sono il Presidente del Consiglio di Amministrazione, dott. Raffaele Petrone, il Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione, ing. Rosario Bifulco, e l’Amministratore Delegato dott. Fulvio Citaredo, che ricopre anche la carica di Direttore Generale della Società. Tutti tali organi delegati hanno riferito al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale delle attività eventualmente poste in essere nell’esercizio delle deleghe rispettivamente attribuite alla prima riunione utile del Consiglio di Amministrazione.

Successivamente al 31 dicembre 2022 non si è verificato alcun cambiamento significativo nella struttura di corporate governance della Società.

La “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari”  per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 è stata redatta ai sensi dell’art. 123-bis del TUF ed è messa a disposizione degli Azionisti e di chiunque ne faccia richiesta, presso la sede sociale, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato da CONSOB e sul sito internet della Società all’indirizzo “www.pierrelgroup.com”, sezione “Investor Relations/Financial Documents /Bilanci e Relazioni”, nei termini di legge previsti per la pubblicazione.

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PARTECIPAZIONI DETENUTE DA AMMINISTRATORI, SINDACI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITA’ STRATEGICHE

Ai sensi dell’Allegato 3A, Schema 7-ter Regolamento Emittenti, si riportano di seguito le partecipazioni detenute nella Società dai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, dal Direttore Generale e dai Dirigenti con Responsabilità Strategiche, nonché eventualmente dai coniugi non legalmente separati e dai figli minori, direttamente o per il tramite di società controllate, di società fiduciarie o per interposta persona, risultanti dal libro soci, dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni acquisite dagli stessi componenti degli organi di amministrazione e controllo, dal Direttore Generale e dai Dirigenti con Responsabilità Strategiche:

 

 

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ATTIVITA’ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

La Società non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di società o enti e definisce in piena autonomia i propri indirizzi strategici generali ed operativi. La Società non è altresì soggetta ad attività di direzione e coordinamento di alcuna società sulla base di contratti stipulati o di clausole statutarie di cui all'articolo 2497-septies del Codice civile.

 

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

L’informativa in merito ai rapporti intercorsi nell’esercizio con parti correlate è ampiamente fornita nel paragrafo “Informativa sulle parti correlate” delle note esplicative al bilancio d’esercizio della Società al 31 dicembre 2022, a cui si rinvia per i dettagli.

 

TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si precisa che nel corso del 2022 non sono avvenute operazioni atipiche e/o inusuali.

 

FATTORI DI RISCHIO

Per quanto concerne l’informativa sulla gestione dei rischi, si fa rinvio a quanto indicato nelle note esplicative al bilancio d’esercizio della Società al 31 dicembre 2022.

 

EVENTI RILEVANTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL PERIODO

Si rinvia a quanto dettagliatamente descritto nel paragrafo “Eventi intervenuti dopo la data di chiusura dell’esercizio” delle note esplicative al bilancio d’esercizio della Società al 31 dicembre 2022.

 

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Con riferimento alla prevedibile evoluzione della gestione per l’esercizio 2023 si rinvia a quanto dettagliatamente riportato nella parte introduttiva della presente relazione e nel paragrafo relativo all’andamento della gestione ed osservazioni sul profilo finanziario riportato nelle note esplicative al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 di Pierrel S.p.A.. In particolare, si segnala che:

 

  1. I._dal punto di vista commerciale la Società conferma la progressiva affermazione del prodotto Orabloc®, in particolar modo nel mercato statunitense ed in quello canadese, con un numero crescente di clienti finali che riordinano con continuità il prodotto. Tale circostanza rappresenta un ulteriore elemento di traino per le vendite e conforta la possibilità di incrementare nel medio periodo i volumi di produzione, i margini ed i flussi di cassa della Società. In particolare, per il 2022 si prevede di concludere nuovi accordi di distribuzione con ulteriori partners nei paesi nei quali otterrà nuove registrazioni, e di riavviare potenziali canali di distribuzione con dealers dentali in Francia ed Austria, prevedendo un sostanziale mantenimento nel 2023 delle quote di mercato dei prodotti a marchio Pierrel nei principali paesi; 

  2. II._dal punto di vista industriale la Società nell’esercizio 2023 continuerà a dedicarsi alla realizzazione del rilevante programma di investimento approvato destinato all’ampliamento della capacità produttiva, ad una maggiore efficienza dei processi produttivi, conseguendo ulteriore marginalità sulle vendite. L’impulso alla produzione e la continua ricerca di soluzioni organizzative e di approvvigionamento volte alla riduzione dell’impatto dei costi dovrebbero assicurare una marginalità adeguata. 

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Per tutto quanto sopra indicato e per i positivi risultati registrati dalla Società nel corso del 2022, dopo aver effettuato le necessarie analisi e valutazioni delle iniziative previste e riflesse nel Piano e delle azioni già poste in essere, si è ritenuto ragionevole predisporre il bilancio d’esercizio della Società al 31 dicembre 2022 sulla base del presupposto della continuità aziendale.

 

PROPOSTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

 

Signori Azionisti,

come evidenziato dal bilancio di esercizio di Pierrel S.p.A., l’esercizio si chiude con utile netto di Euro 1.357.728. Se concordate con i criteri adottati, sottoponiamo alla Vostra approvazione il bilancio al 31 dicembre 2022 e Vi proponiamo di destinare l’utile dell’esercizio 2022 pari ad Euro 1.357.728 come di seguito riportato:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BILANCIO D’ESERCIZIO

AL 31 DICEMBRE 2022

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INDICE

 

 

PROSPETTI CONTABILI

 

 

Situazione patrimoniale – finanziaria

 

Conto economico separato

 

Conto economico complessivo

 

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

 

Rendiconto finanziario

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D’ESERCIZIO

 

 

Situazione patrimoniale – finanziaria

 
 

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NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D’ESERCIZIO

 

 

INFORMAZIONI GENERALI E PRINCIPI CONTABILI

 

INFORMAZIONI SULLA SOCIETA’

 

Pierrel S.p.A. (“Pierrel” o la “Società”) è una società per azioni quotata dal maggio 2006 sull’Euronext Milan (EXM) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., con sede legale in Capua (CE), Strada Statale Appia 7-bis 46/48, specializzata nella produzione di specialità farmaceutiche e nello sviluppo, registrazione e licensing di nuovi farmaci e dispositivi medici.

 

PUBBLICAZIONE DEL BILANCIO DI ESERCIZIO

La pubblicazione del bilancio di Pierrel S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di amministrazione assunta in data 8 marzo 2023.

 

Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della PricewaterhouseCoopers S.p.A..

 

DEFINIZIONE DEGLI INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

 

Come da Comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2007, vengono di seguito definiti gli indicatori alternativi di performance utilizzati di seguito e ampiamente commentati nella Relazione sulla Gestione, al fine di illustrare l’andamento patrimoniale, finanziario ed economico della Società:

 

 

ANDAMENTO DELLA GESTIONE ED OSSERVAZIONI SUL PROFILO FINANZIARIO

 Al fine di una migliore comprensione sia dell’andamento della gestione della Società nell’esercizio appena concluso sia con riferimento ai dati comparativi dell’esercizio precedente, si evidenzia che in data 15 giugno 2022 il Consiglio di Amministrazione della Società ed il Consiglio di Amministrazione di Pierrel Pharma S.r.l. con socio unico, il cui capitale sociale era  interamente posseduto da Pierrel, hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di Pierrel Pharma S.r.l. in Pierrel S.p.A., sottoposto ed approvato dall’Assemblea degli Azionisti in data 25 luglio 2022.

Fermo restando che si rimanda ai comunicati stampa ed alla documentazione che ai sensi della normativa di riferimento la Società ha pubblicato sul proprio sito nella sezione dedicata, è opportuno evidenziare che la Fusione ha perseguito, tra gli altri, i seguenti obiettivi:

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L’operazione straordinaria si è perfezionata giuridicamente con effetti dal 1°dicembre 2022, con effetti fiscali e contabili retroattivi alla data del 1°gennaio 2022 ed ha spiegato parte dei suoi effetti già a partire dalla data di chiusura dell’esercizio 2022, meglio descritto nel seguito del presente documento. Si precisa che la contabilizzazione della fusione è stata effettuata secondo le previsioni dell’OPI 2 revised. L’operazione conclusa è quindi riconducibile ad una fusione per incorporazione “madre-figlia” (con quota di partecipazione al 100%) e, pertanto, non inquadrabile come business-combination. L’unica modifica rispetto alla situazione ante-fusione attiene alla modalità di esercizio del controllo sulle attività e passività della società incorporata che, da indiretta, diventa diretta. L’operazione pertanto è esclusa dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3.

 

Alla luce di quanto sopra esplicitato si evidenzia che, a partire dall’esercizio 2022, in conformità a quanto previsto dall’IFRS8, il management della Società ha ritenuto opportuno considerare la stessa come entità unica senza ravvedere la necessità di suddividere le attività in differenti settori operativi.

 

Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 chiude con un utile di esercizio di circa 1,4 milioni (perdita di esercizio pari a circa Euro 0,4 milioni al 31 dicembre 2021), dopo aver effettuato ammortamenti per circa Euro 2,7 milioni e registrato oneri finanziari netti per circa Euro 0,7 milioni.

La posizione finanziaria netta della Società al 31 dicembre 2022 è negativa ed è pari ad Euro 21 milioni (negativa per Euro 12,7 milioni alla data di chiusura dell’esercizio 2021) mentre l'indebitamento finanziario corrente della Società alla fine dell’esercizio è di circa Euro 2,9 milioni (Euro 0,7 milioni alla data del 31 dicembre 2021).

Tali variazioni sono riconducibili principalmente:

.(i) all’iscrizione tra le passività finanziarie non correnti del debito contratto con Bance Intesa San Paolo S.p.A. di Euro 5 milioni (come descritto in precedenza) ed utilizzato alla data del 31 dicembre 2022 per finanziare una parte degli investimenti.

Quest’ultimi sono previsti nel piano complessivo di investimenti programmati attraverso l’utilizzo delle disponibilità liquide che alla data di chiusura dell’esercizio registrano un incremento netto di circa Euro 2 milioni;

.(ii) all’incremento registrato di circa Euro 4,7 milioni e riferito al “Finanziamento Soci” riveniente dalla fusione con la controllata Pierrel Pharma S.r.l. perfezionatasi in data 1 dicembre 2022.

 

Il capitale circolante netto di Pierrel al 31 dicembre 2022 – per tale intendendosi la differenza tra il totale delle attività correnti ed il totale delle passività correnti – è positivo ed è pari ad Euro 5,2 milioni (positivo per Euro 2,9 milioni alla data di chiusura dell’esercizio 2021) registrando un incremento netto pari a  circa Euro 2,3 milioni per effetto principalmente dell’incremento  dei crediti tributari e delle disponibilità liquide, se confrontato con i valori dell’esercizio precedente.

 

È opportuno evidenziare che si è registrato un miglioramento del circolante nonostante il significativo impegno di cassa al servizio degli investimenti realizzati nel corso dell’esercizio 2022 che trovano la loro naturale esposizione nell’attivo immobilizzato della Società ed in particolare nell’incremento registrato rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente, come meglio descritto nelle successive sezioni specifiche delle presenti note esplicative.  

 

La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2022 conferma, in linea con quanto previsto dai Piani aziendali approvati, una situazione stabile ed equilibrata con una evoluzione della posizione finanziaria della Società in linea con quanto preventivato ed in particolare un utilizzo delle risorse finanziarie al servizio degli investimenti ed un incremento dell’indebitamento finanziario corrente e non corrente rispetto all’esercizio precedente.

 

I dati economici al 31 dicembre 2022 registrano, pur considerando lo scenario globale contingente ed imprevedibile, risultati positivi e migliorativi finanche rispetto alle previsioni formulate per l’esercizio 2022 approvate lo scorso 27 aprile, in particolare per quanto riguarda il valore dell’EBITDA consuntivato, riconducibili principalmente ai seguenti fattori:

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La gestione finanziaria della Società ha registrato, per l’esercizio 2022, un valore negativo pari a circa Euro 0,7 milioni sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente quando la gestione finanziaria registrava un saldo negativo pari a circa Euro 0,6 milioni. Tale risultato è dovuto all’effetto combinato di maggiori interessi finanziari rispetto all’esercizio precedente parzialmente mitigato dall’effetto positivo registrato dagli utili su cambi.

 

Per tutto quanto sopra descritto e per effetto della fusione per incorporazione di Pierrel Pharma s.r.l. in Pierrel S.p.A. il patrimonio netto della Società alla fine dell’esercizio è risultato positivo per Euro 24,5 milioni (Euro 20 milioni al 31 dicembre 2021) confermando, al netto della gestione finanziaria sopra descritta, i risultati dell’operazione di crescita strategica programmata nel Piano approvato e ulteriormente rafforzato da una gestione operativa della Società assolutamente positiva ed in miglioramento rispetto alle previsioni effettuate.

In considerazione di tutto quanto dettagliato in precedenza, il Consiglio di Amministrazione ha monitorato costantemente e accuratamente la posizione patrimoniale, economica e finanziaria della Società ponendo in essere tutte le azioni necessarie a garanzia degli azionisti e dei creditori, con particolare attenzione agli elementi necessari per garantire l’esecuzione del piano aziendale approvato, registrando a chiusura dell’esercizio i positivi risultati di tutte le azioni poste in essere.

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FORMA, CONTENUTI E PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI

 

Il bilancio d’esercizio di Pierrel S.p.A. al 31 dicembre 2022 è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS (di seguito “IFRS”) omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002, integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Committee – SIC, e International Financial Reporting Interpretations Committee – IFRIC) emesse dall’International Accounting Standard Board (IASB) in vigore alla data di chiusura dell’esercizio, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs n. 38/2005. In genere, non è prassi della Società adottare anticipatamente principi o modifiche prima della loro entrata in vigore.

 

Il principio generale adottato nella predisposizione del presente bilancio è quello del costo storico, ad eccezione delle voci di bilancio che, secondo gli IFRS, sono obbligatoriamente rilevate al fair value, come eventualmente indicato nei criteri di valutazione delle singole voci.

 

Il bilancio d’esercizio è costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico separato, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle relative note esplicative.

 

La Società ha scelto, tra le diverse opzioni consentite dallo IAS 1, di presentare le poste patrimoniali secondo la distinzione in “corrente/non corrente” e il conto economico classificando i costi per natura. Il rendiconto finanziario è stato invece predisposto utilizzando il metodo indiretto.

Un'attività è corrente quando:

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Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.

 

Una passività è corrente quando:

 

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Tutte le altre passività sono classificate come non correnti.

Le imposte anticipate e differite sono classificate come attività e passività non correnti.

 

Con riferimento alla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, si segnala che sono state inserite delle apposite sezioni atte a rappresentare i rapporti significativi con parti correlate, nonché delle apposite voci di conto economico al fine di evidenziare, laddove esistenti, le operazioni significative aventi natura non ricorrente effettuate nel consueto svolgimento dell’attività.

 

Tutti i valori esposti nei prospetti contabili sono espressi in unità di Euro, mentre i valori esposti nelle note esplicative, laddove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di Euro.

 

 

MODIFICHE E NUOVI PRINCIPI CONTABILI E INTERPETAZIONI

 

I principi contabili adottati per la redazione del presente Bilancio sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2021. La Società non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.

 

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1° Gennaio 2022

 

“Amendment to IAS 16 Property, Plant and Equipment”

Emesso in data 14 maggio 2020, non consente di dedurre dal costo dell’immobilizzazione l’importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti prima che l’asset fosse pronto per l’uso. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno rilevati a conto economico.

 

“Amendment to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets”

Emesso in data 14 maggio 2020, chiarisce quali voci di costo si devono considerare per valutare se un contratto sarà in perdita. A tal riguardo il “costo necessario all’adempimento” del contratto comprende i costi direttamente correlati allo stesso che sono costituiti da: a) costi incrementali necessari all’adempimento di tale contratto (per esempio la manodopera e le materie prime dirette) e dalla b) ripartizione di altri costi direttamente correlati all’adempimento del contratto (per esempio, la ripartizione della quota di ammortamento di un elemento di immobili, impianti e macchinari utilizzata per l’adempimento di tale contratto e di altri).

 

“Annual Improvements 2018-2020”

Emesso in data 14 maggio 2020, modifiche sono apportate:

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Le suesposte modifiche non hanno avuto impatti sul bilancio della Società.

 

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili successivamente alla fine dell’esercizio e non adottati in via anticipata dalla Società

 

“Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information”

Emesso in data 9 dicembre 2021, consente di utilizzare l’opzione di transizione relativamente alle informazioni comparative delle attività finanziarie in sede di prima applicazione dell’IFRS17. L’opzione consente alle entità di riclassificare nelle informazioni comparative e singolarmente, tutti gli strumenti finanziari rientranti nell’ambito di applicazione del principio al fine di evitare accounting mismatch rispetto alla classificazione prevista dal principio contabile internazionale IFRS9. Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023. È consentita un’applicazione anticipata.

 

“Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current”

Emesso in data 23 gennaio 2020, fornisce chiarimenti in materia di classificazione delle passività come correnti o non correnti. Le modifiche allo IAS 1 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023.

 

“Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”

Emesso in data 7 maggio 2021, ha lo scopo di rendere omogenee le modalità con cui le entità contabilizzano le imposte differite su operazioni come leasing e i costi di smantellamento. La principale novità riguarda l’introduzione di un’eccezione all’esenzione per la rilevazione iniziale (IRE) della fiscalità differita per le attività e per le passività prevista dallo IAS 12. Nello specifico l’eccezione prevede la non applicabilità dell’esenzione dello IAS 12 per la rilevazione iniziale di tutte quelle operazioni che originano differenze temporanee uguali o oggetto di compensazione. Limitando l’esenzione alla sola rilevazione iniziale, l’impatto sarà di un progressivo miglioramento e comparabilità delle informazioni a beneficio degli utilizzatori del bilancio con riferimento agli impatti fiscali delle operazioni di leasing e ai costi di smantellamento. Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023. È consentita un’applicazione anticipata.

“IFRS 17 Insurance Contracts”

In data 18 maggio 2017, lo IASB ha emesso l’IFRS 17 “Insurance Contracts” che definisce l’accounting dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell’IFRS 17 che stabiliscono i criteri di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa dei contratti assicurativi, superano quelle attualmente previste dall’IFRS 4 “Contratti assicurativi” e hanno come obiettivo quello di garantire agli utilizzatori del bilancio di valutare l’effetto che tali contratti hanno sulla posizione finanziaria, sui risultati e sui flussi finanziari delle compagnie. L’applicazione del principio è prevista per gli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023.

 

“Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback”

Emesso in data 22 settembre 2022, ha lo scopo di chiarire l’impatto che un’operazione di vendita o retrolocazione potrebbe avere su una passività finanziaria che prevede pagamenti variabili non correlati a indici o tassi. La principale novità nella valutazione successiva della passività finanziaria riguarda la determinazione dei “lease payments” e dei “revised lease payments” in modo che, a seguito di un’operazione di leaseback il venditore-locatario non rilevi alcun utile o perdita relativo al diritto d’uso che detiene. La modifica ha come finalità quella di evitare la contabilizzazione di utili e perdite, relative al diritto d’uso iscritto, a seguito di eventi che comportano una rimisurazione del debito (per esempio modifica del contratto di locazione o della sua durata). Eventuali utili e perdite derivati dall’estinzione parziale o totale di un contratto di locazione continuano a essere rilevati per la parte di diritto d’uso cessato. Le modifiche sono applicabili dal 1° Gennaio 2024 con possibilità di applicazione anticipata.

 

“Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 - Disclosure of Accounting Policies”

Emesso in data 12 febbraio 2021, richiede alle società di fornire le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati e suggerisce di evitare o limitare le informazioni non necessarie. Le modifiche allo IAS 16 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023.

 

“Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates”

Emesso in data 12 febbraio 2021, chiarisce, anche attraverso alcuni esempi, la distinzione tra cambiamenti di stima e cambiamenti di principi contabili. La distinzione è rilevante in quanto i cambiamenti di stima sono applicati prospetticamente a transazioni ed eventi futuri, mentre i cambiamenti di principi contabili sono generalmente applicati in via retroattiva. Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023, è consentita un’applicazione anticipata.

La Società sta valutando gli emendamenti e i principi indicati in relazione ad eventuali impatti di bilancio o di informativa.

 

 

INCERTEZZA NELL’USO DELLE STIME

 

La redazione dei prospetti contabili richiede l’effettuazione di stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento: conseguentemente i risultati che verranno in seguito conseguiti potrebbero differire da tali stime. In particolare, le stime vengono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente, e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima.

 

Le stime hanno parimenti tenuto conto di assunzioni basate su parametri ed informazioni di mercato e regolatori disponibili alla data di predisposizione del bilancio. I fatti e le circostanze correnti che influenzano le assunzioni circa sviluppi ed eventi futuri, tuttavia, potrebbero modificarsi per effetto, ad esempio, di cambiamenti negli andamenti di mercato o nelle regolamentazioni applicabili che sono al di fuori del controllo della Società. Tali cambiamenti nelle assunzioni sono anch’essi riflessi in bilancio quando si realizzano.

 

Si segnala inoltre che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un’immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

In questo contesto, si evidenzia che la situazione causata dalla crisi economica e finanziaria generale ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono le immobilizzazioni materiali, immateriali, i beni in leasing, i fondi svalutazione crediti e svalutazione magazzino e le imposte differite attive.

 

Per maggiori dettagli sulle modalità in commento si rimanda ai successivi paragrafi di riferimento.

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Immobilizzazioni materiali, immateriali, beni in leasing

 

Determinare il valore contabile delle attività materiali, immateriali e dei beni in leasing richiede la stima del management circa la determinazione del valore recuperabile di immobili, impianti e macchinari, specie se in assenza di prezzi di mercato quotati utilizzati nella valutazione delle medesime attività, oltre che delle vite utili e del relativo metodo di ammortamento adottato, anche per attività di importo modesto, generalmente raggruppate in classi.

Il valore contabile delle immobilizzazioni è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi indichino che il valore di carico non può essere recuperato; in tal caso, le attività materiali sono assoggettate a test di impairment anche qualora il processo di ammortamento risulti già avviato. Gli impairment test vengono condotti generalmente facendo ricorso al metodo del discounted cash flow: tale metodologia risulta particolarmente sensibile alle assunzioni contenute nella stima dei flussi futuri e dei tassi di interesse utilizzati. Per l’esecuzione di tali valutazioni il management utilizza i più recenti piani approvati dall’organo amministrativo della Società.

 

Imposte differite attive

 

Al 31 dicembre 2022 il bilancio della Società evidenzia imposte anticipate ai soli fini IRES per circa Euro 5,3 milioni, principalmente ascrivibili a perdite fiscali riportabili. L’iscrizione delle imposte anticipate è avvenuta nel presupposto che è altamente probabile che la Società realizzi nei successivi esercizi redditi imponibili in grado di assorbire tali perdite sulla base delle previsioni degli imponibili futuri elaborati sulla base dell’ultimo Piano Aziendale approvato dalla Società, anche proiettato su un periodo più ampio.

In considerazione del fatto che la valutazione di recuperabilità si basa sulle previsioni degli imponibili futuri, i risultati che saranno effettivamente realizzati e le successive previsioni degli imponibili futuri potrebbero modificare la valutazione della recuperabilità delle imposte anticipate della Società.

 

Fondo svalutazione crediti

 

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio crediti verso la clientela; la stima del fondo è basata sulle perdite attese da parte della Società, determinate in funzione dell’esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, del monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. La Società opera con operatori del settore farmaceutico di livello internazionale; ciò nonostante, il peggioramento dell’attuale crisi finanziaria potrebbe comportare un deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori della Società rispetto a quanto già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.

 

Fondo svalutazione magazzino

 

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte della Società, in funzione dell’esperienza passata. L’attuale crisi economica e finanziaria non ha tuttavia avuto un significativo impatto sulla valutazione delle giacenze di magazzino della Società, sebbene non si possa escludere un deterioramento futuro, al momento non prevedibile.

 

 

CRITERI DI VALUTAZIONE

 

Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione adottati.

 

Immobilizzazioni immateriali

 

Le attività immateriali, capitalizzabili solo se trattasi di attività identificabili che genereranno futuri benefici economici, sono inizialmente iscritte in bilancio al costo di acquisto, maggiorato di eventuali oneri accessori e di quei costi diretti necessari a predisporre l’attività al suo utilizzo. Le attività acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono iscritte al valore equo alla data di acquisizione.

 

Le attività generate internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo e delle spese per l’ottenimento delle autorizzazioni alla vendita di prodotti farmaceutici, non sono rilevate come attività immateriali; l’attività di sviluppo si concretizza nella traduzione dei ritrovati della ricerca o di altre conoscenze in un programma ben definito per la produzione di nuovi materiali, prodotti o processi. Il costo di un’attività immateriale generata internamente comprende tutti i costi direttamente attribuibili necessari per creare, produrre e preparare l’attività affinché questa sia in grado di operare nel modo inteso dalla direzione aziendale.

 

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

 

Le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte in bilancio al costo al netto dei valori complessivi degli ammortamenti, calcolati a quote costanti sulla base della vita utile stimata dell’attività e delle perdite per riduzioni di valore accumulate.

La Società provvede ad effettuare un’apposita analisi di congruità per rilevare eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo, e nel caso in cui il valore ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo; tale valore coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita dell’attività ed il suo valore d’uso. Per il calcolo di tale valore, si rimanda a quanto indicato in relazione alle “Immobilizzazioni materiali”.

 

Tuttavia, se un’attività immateriale è caratterizzata da una vita utile indefinita, essa non viene ammortizzata, ma sottoposta periodicamente ad un’analisi di congruità al fine di rilevare eventuali perdite di valore.

 

La vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di attività con vita utile definita è la seguente:

 

 

L’ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso, ossia quando è nella posizione e nella condizione necessaria perché sia in grado di operare nella maniera intesa dalla direzione aziendale. Il periodo di ammortamento e il metodo di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rivisti almeno alla fine di ogni periodo di riferimento.

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Costi di ricerca, di sviluppo e di registrazione prodotti

 

I costi di ricerca per la difesa ordinaria dei prodotti e dei processi produttivi ed i costi di ricerca innovativa sono imputati a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti.

 

I costi di sviluppo, rilevati in bilancio come attività immateriali, si riferiscono a progetti relativi allo sviluppo di nuovi prodotti proprietari (principi attivi), di nuove formulazioni e di nuovi processi produttivi; tali costi comprendono anche le spese sostenute per allungare la vita utile, intesa quale periodo di commercializzazione, di prodotti già sul mercato e quindi in grado di generare benefici economici futuri superiori al normale livello di rendimento originariamente attribuito al prodotto sottostante l’attività di sviluppo.

Quando il progetto di sviluppo risulta concluso e si estrinseca in un processo disponibile per l’utilizzazione economica o in un “Know-how di prodotto”, i costi ad esso relativi vengono riclassificati alla voce “Know-how di prodotto” o “Know-how di processo” ed ammortizzati in quote costanti in relazione alla loro vita utile attesa; il termine dell’attività di sviluppo di nuovi prodotti o processi coincide con l’ottenimento da parte dell’Autorità competente dell’autorizzazione alla produzione e/o alla commercializzazione.

 

I costi di registrazione dei prodotti si riferiscono a costi interni ed esterni sostenuti per l’ottenimento o il rinnovo dell’autorizzazione del Sito produttivo da parte delle varie autorità locali risultanti dall’attività di sviluppo e/o per l’estensione di tali autorizzazioni ad altre nazioni; tali costi sono rilevati come attività immateriali tra le “Immobilizzazioni in corso” fino al momento dell’ottenimento dell’autorizzazione, allorquando vengono riclassificati alla voce “Registrazioni” ed ammortizzati in base alla durata della concessione, che può raggiungere un massimo di 20 anni.

 

Finché l’attività di sviluppo e/o l’attività di registrazione del Sito produttivo non vengono completate, con cadenza annuale viene verificata l’eventuale riduzione di valore dei principali progetti in corso di realizzo (c.d. impairment test), con conseguente rilevazione a conto economico dell’eventuale eccedenza iscritta in bilancio.

 

Immobilizzazioni materiali

 

Le immobilizzazioni materiali, iscrivibili in bilancio come attività se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad esse associati affluiranno all’impresa e se il loro costo può essere attendibilmente determinato, sono rilevate al costo storico e sono esposte in bilancio al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore.

In particolare, il costo di un’immobilizzazione materiale, acquistata da terzi o costruita in economia, è comprensivo degli oneri di diretta attribuzione ed include tutti i costi necessari alla messa in funzione del bene per l’uso per il quale è stato acquisito; se il pagamento per l’acquisto del bene è differito oltre i normali termini di dilazione del credito, il suo costo è rappresentato dal prezzo per contanti equivalente.

Il valore iniziale del bene viene incrementato del valore attuale degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene o di ripristino del sito in cui il bene è dislocato, allorquando esista un’obbligazione legale od implicita in tal senso; a fronte dell’onere capitalizzato verrà quindi rilevata una passività a titolo di fondo rischi.

 

Le spese di manutenzione e riparazione non vengono capitalizzate ma rilevate nel conto economico dell’esercizio di competenza.

I costi sostenuti successivamente all’iscrizione iniziale (migliorie, spese di ammodernamento o di ampliamento, ecc.) sono iscritti nell’attivo se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad essi associati affluiranno all’impresa e se si sostanziano in attività identificabili o se riguardano spese finalizzate ad estendere la vita utile dei beni a cui si riferiscono oppure ad aumentarne la capacità produttiva o anche a migliorare la qualità dei prodotti da essi ottenuti; qualora invece tali spese siano assimilabili ai costi di manutenzione, verranno imputate a conto economico nel momento del sostenimento.

 

L’ammortamento, che inizia quando il bene diviene disponibile per l’uso, è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene; la vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di beni è la seguente:

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I terreni, avendo di norma una vita utile illimitata, non sono soggetti ad ammortamento.

 

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi indichino che il valore di carico non può essere recuperato; se esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo, che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita del bene ed il suo valore d’uso. Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima corrente di mercato del costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell’attività; per un’attività che non generi flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico alla voce “Riprese di valore/(Svalutazioni) nette di attività materiali e immateriali ”; tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.

 

Le immobilizzazioni materiali acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono rilevate al valore di mercato, generalmente determinato da una perizia; se non è possibile determinare tale valore, perché si tratta di un’attività raramente oggetto di vendita, il valore di carico è stimato attraverso il metodo del costo di sostituzione ammortizzato o del reddito atteso.

 

Leasing

 

Un contratto contiene o rappresenta un leasing se conferisce al contraente il diritto di controllare l’utilizzo di un asset identificato per un periodo di tempo stabilito in cambio di un corrispettivo; tale diritto sussiste se il contratto attribuisce al locatario il diritto di dirigere l’asset e ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dal suo utilizzo.

Alla commencement date, ossia alla data in cui il bene è reso disponibile per l’uso, il locatario rileva, nello stato patrimoniale, un’attività rappresentativa del diritto di utilizzo del bene (“right-of-use asset”), e una passività rappresentativa dell’obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti lungo la durata del contratto (“lease liability”). La durata del leasing è determinata considerando il periodo non annullabile del contratto, nonché, ove vi sia la ragionevole certezza, anche i periodi considerati dalle opzioni di estensione ovvero connessi al mancato esercizio delle opzioni di risoluzione anticipata del contratto.

La passività per leasing è rilevata inizialmente ad un ammontare pari al valore attuale dei seguenti pagamenti dovuti per il leasing, non ancora effettuati alla commencement date: (i) pagamenti fissi (o sostanzialmente fissi), al netto di eventuali incentivi da ricevere; (ii) pagamenti variabili che dipendono da indici o tassi; (iii) stima del pagamento che il locatario dovrà effettuare a titolo di garanzia del valore residuo del bene locato; (iv) pagamento del prezzo di esercizio dell’opzione di acquisto, se il locatario è ragionevolmente certo di esercitarla; e (v)pagamento di penalità contrattuali per la risoluzione del leasing, se il locatario è ragionevolmente certo di esercitare tale opzione. Il valore attuale dei suddetti pagamenti è calcolato adottando un tasso di sconto pari al tasso di interesse implicito del leasing ovvero, qualora questo non fosse agevolmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario.

 

Quest’ultimo è definito tenendo conto della durata dei contratti di leasing, della periodicità dei pagamenti previsti contrattualmente e delle caratteristiche dell’ambiente economico del locatario.

 

Dopo la rilevazione iniziale, la passività per leasing è valutata sulla base del costo ammortizzato ed è rideterminata, generalmente in contropartita al valore di iscrizione del correlato right-of-use asset, in presenza di una variazione dei pagamenti dovuti per il leasing a seguito principalmente di: (i) rinegoziazioni contrattuali che non danno origine ad un nuovo leasing separato; (ii) variazioni di indici o tassi (a cui sono correlati i pagamenti variabili); o (iii) modifiche nella valutazione in merito all’esercizio delle opzioni contrattualmente previste (opzioni di acquisto del bene locato, opzioni di estensione o di risoluzione

anticipata del contratto).

 

Il diritto di utilizzo di un bene in leasing è inizialmente rilevato al costo, determinato come sommatoria delle seguenti componenti: (i) l’importo iniziale della lease liability; (ii) i costi diretti iniziali sostenuti dal locatario; (iii) eventuali pagamenti effettuati alla o prima della commencement date, al netto di eventuali incentivi ricevuti da parte del locatore; e (iv) la stima dei costi che il locatario prevede di sostenere per riportare l’asset nelle condizioni stabilite dal contratto.

Successivamente alla rilevazione iniziale, il right-of-use asset è rettificato per tener conto delle quote di ammortamento cumulate, delle eventuali perdite di valore cumulate e degli effetti legati ad eventuali rideterminazioni della passività per leasing.

 

Il bene locato, in linea con l’applicazione dell’IFRS 16, viene poi ammortizzato secondo criteri analoghi a quelli utilizzati per i beni di proprietà.

La Società rileva nella voce di conto economico “godimento beni di terzi” i costi relativi ai leasing di breve periodo e alle attività di modesto valore.

 

Partecipazioni

 

Le partecipazioni in società controllate, collegate ed in entità a controllo congiunto sono iscritte al costo.

Il valore contabile delle partecipazioni è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico eccede il valore presumibile di realizzo: in tal caso le partecipazioni vengono svalutate fino a riflettere quest’ultimo valore che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita dell’attività ed il suo valore d’uso. Le eventuali perdite vengono ripristinate nel caso in cui vengono meno i motivi che le hanno generate.

 

Attività finanziarie

 

Le attività finanziarie, che rappresentano principalmente i crediti commerciali e altri strumenti finanziari, sono classificate nelle seguenti tre categorie: (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti dell’utile complessivo (di seguito anche OCI); (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall’attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all’ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario scadono, ovvero sono trasferiti a terzi.

 

La Società non ha classificato attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

 

I “finanziamenti e crediti” sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore.

 

Le “partecipazioni in altre imprese” sono valutate con il metodo del costo, rettificato per eventuali riduzioni di valore iscritte a conto economico. Quando vengono meno i motivi che hanno determinato la riduzione di valore, il valore contabile della partecipazione è ripristinato fino a concorrenza del relativo costo originario. Tale ripristino viene iscritto a conto economico. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il costo viene iscritto tra i fondi, nella misura in cui la Società è chiamata a rispondere di obbligazioni legali o implicite.

 

Cancellazione di un’attività finanziaria

 

La cancellazione di un’attività finanziaria avviene quando la Società non detiene più il controllo dei diritti contrattuali connessi all’attività, e questo normalmente avviene quando i diritti specificati nel contratto sono esercitati o quando scadono o quando vengono trasferiti a terzi; conseguentemente, quando risulta che la Società ha mantenuto il controllo dei diritti contrattuali connessi all’attività, quest’ultima non può essere rimossa dallo stato patrimoniale. Questo si verifica essenzialmente quando:

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Al contrario, se il cessionario ha la capacità di ottenere i benefici dell’attività trasferita, ossia è libero di vendere o di impegnare l’intero valore equo dell’attività trasferita, il cedente deve rimuovere l’attività dal suo stato patrimoniale.

 

In caso di cessione, la differenza tra il valore contabile dell’attività trasferita e la sommatoria dei corrispettivi ricevuti e qualsiasi rettifica precedente che rifletta il fair value di quella attività, che è stata iscritta nel patrimonio netto, viene inclusa nel conto economico dell’esercizio.

Svalutazioni di attività finanziarie

 

La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto “Expected credit loss model”.

La perdita attesa è funzione della probabilità di default (PD), dell’esposizione al default (EAD) e della loss given default (LGD), e tale stima deve essere effettuata sia incorporando informazioni forward looking che attraverso l’uso di giudizi dettati dall’esperienza sul credito al fine di riflettere fattori che non siano catturati dai modelli.

La PD rappresenta la probabilità che un’attività non sia ripagata e vada in default, tale grandezza è determinata sia in un orizzonte temporale di 12 mesi (stage 1) che in un orizzonte temporale lifetime (stage 2). La PD per ogni strumento è costruita considerando dati storici ed è stimata considerando le condizioni di mercato attuali attraverso informazioni ragionevoli e supportabili sulle future condizioni economiche.

L’EAD rappresenta la stima dell’esposizione creditizia vantata nei confronti della controparte nel momento in cui si verifichi l’evento di default. Tale parametro include una stima di ogni eventuale valore che si prevede di non recuperare al momento del default (quali, ad esempio, collateral, garanzie, polizze assicurative, debiti compensabili, etc.).

 

L’LGD rappresenta l’ammontare che si prevede di non riuscire a recuperare nel momento in cui si verifichi l’evento di default ed è determinata sia su base storica che tramite informazioni supportabili e ragionevoli riguardo le future condizioni di mercato.

 

Le valutazioni delle perdite attese, per la clientela della Società, è effettuata su singola controparte applicando, qualora necessario, percentuali di svalutazione definite sulla base dell’esperienza di perdite pregresse, rettificate, ove necessario, per tener conto di informazioni previsionali in merito al rischio di credito della controparte.

 

Rimanenze

 

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo, rappresentato dal normale prezzo di vendita stimato, al netto dei costi di completamento e di vendita.

 

Il costo delle rimanenze può non essere recuperabile se esse sono danneggiate, se sono diventate obsolete, o se i loro prezzi di vendita sono diminuiti: in questo caso le rimanenze sono svalutate fino al valore netto di realizzo sulla base di una valutazione eseguita voce per voce e l’ammontare della svalutazione viene rilevato come costo nell’esercizio in cui la svalutazione viene eseguita.

Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto, i costi di trasformazione e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali.

Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è quello del costo medio ponderato, comprensivo delle rimanenze iniziali.

 

Crediti commerciali e altri crediti

 

I crediti commerciali e gli altri crediti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al fair value del corrispettivo ricevuto nel corso della transazione; successivamente i crediti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo, mentre i crediti senza scadenza fissa sono valutati al costo.

I crediti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi, sono valutati al valore originario; il fair value dei crediti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come provento finanziario sulla durata del credito fino a scadenza.

 

I crediti sono esposti in bilancio al netto degli accantonamenti per perdita di valore; tali accantonamenti vengono effettuati quando esiste un’indicazione oggettiva (quale, ad esempio, la probabilità di insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che la Società non sarà in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni di vendita originali. Il valore contabile del credito è ridotto mediante accantonamento in un apposito fondo; i crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica la loro irrecuperabilità.

 

Anticipi su crediti e contratti - factoring

 

I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring possono essere eliminati dall’attivo patrimoniale se e solo se:

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Qualora tali condizioni non siano verificate, il credito verso il cliente finale rimane incluso nell’attivo patrimoniale e la voce del passivo patrimoniale “passività finanziarie correnti” accoglie il debito per l’anticipo ottenuto dall’istituto di factor.

 

La Società cede una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di factoring unicamente della tipologiapro-solvendo”.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

 

Le disponibilità liquide comprendono il denaro in cassa, iscritti al valore al valore facciale, ed i depositi bancari a vista e a breve termine, ossia con una scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi, iscritti al valore di presumibile realizzo.

 

I mezzi equivalenti rappresentano temporanee eccedenze di disponibilità liquide investite in strumenti finanziari caratterizzati da rendimenti più elevati rispetto ai depositi bancari a vista (es. titoli pubblici) e prontamente liquidabili; non comprendono gli investimenti temporanei in strumenti di capitale a causa della volatilità e variabilità dei loro valori.

 

Passività finanziarie

 

Le passività finanziarie inclusive dei debiti finanziari, dei debiti commerciali, degli altri debiti e delle altre passività sono iscritte inizialmente al fair value ridotto di eventuali costi connessi alla transazione, successivamente sono rilevate al costo ammortizzato utilizzato ai fini di dell’attualizzazione il tasso di interesse effettivo.

 

Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l’obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

 

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti commerciali e gli altri debiti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al valore equo del corrispettivo pagato nel corso della transazione; successivamente, i debiti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo, mentre i debiti senza scadenza fissa sono valutati al costo.

 

I debiti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi, sono valutati al valore originario; il fair value dei debiti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come onere finanziario sulla durata del debito fino a scadenza.

 

Finanziamenti passivi

 

I finanziamenti sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento; dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo.

Conversione delle poste in valuta estera

 

Le transazioni in valuta estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione; le differenze cambio realizzate nel corso dell’esercizio, in occasione dell’incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera, sono iscritti a conto economico.

 

Alla chiusura dell’esercizio, le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera, costituite da denaro posseduto o da attività e passività da ricevere o pagare in ammontare di denaro fisso e determinabile, sono riconvertite nella valuta funzionale di riferimento al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio, registrando a conto economico l’eventuale differenza cambio rilevata.

 

Le poste non monetarie espresse in valuta estera sono convertite nella moneta funzionale utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione, ovvero il cambio storico originario; gli elementi non monetari iscritti al fair value sono invece convertiti utilizzando il tasso di cambio in essere alla data di determinazione di tale valore. Quando l’utile o la perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel patrimonio netto, ogni componente di cambio di tale utile o perdita deve essere rilevato direttamente nel patrimonio netto; viceversa, quando l’utile o la perdita di un elemento non monetario è rilevato a conto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita deve essere rilevata a conto economico.

 

Perdita per azione

 

L’utile/perdita base per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo; ai fini del calcolo dell’utile/perdita diluito per azione, la media ponderata delle azioni viene modificata assumendo la sottoscrizione di tutte le potenziali azioni derivanti dalla conversione di obbligazioni e dell’esercizio di warrant, qualora fossero stati emessi dalla Società stessa.  

 

Fondi per rischi e oneri

 

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri, che accolgono passività di tempistica ed importo incerti, sono effettuati quando:

 

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L’importo iscritto come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di chiusura del bilancio. Se l’effetto dell’attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che rifletta la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se opportuno, ai rischi specifici delle passività; quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Le passività potenziali non sono invece rilevate in bilancio.

 

Benefici per i dipendenti

 

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che, in funzione delle loro caratteristiche, sono distinti in programmi a contributi definiti e programmi a benefici definiti.

Nei programmi a contributi definiti l’obbligazione dell’impresa è limitata al versamento dei contributi pattuiti con i dipendenti ed è determinata sulla base dei contributi dovuti alla fine del periodo, ridotti degli eventuali importi già corrisposti.

Nei programmi a benefici definiti, l’importo contabilizzato come passività è pari a: (a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio; (b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali); (c) meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate; (d) dedotto il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano (se esistono) al di fuori delle quali le obbligazioni devono essere estinte direttamente.

La Società rileva tutti gli utili e le perdite attuariali nel prospetto di conto economico complessivo, ne consegue che il rendimento atteso dalle attività a servizio del piano a benefici definiti non è contabilizzato nel conto economico. L’interesse sulla passività netta del piano a benefici definiti (al netto delle attività del piano) è invece contabilizzato nel conto economico. L’interesse è calcolato tramite l’utilizzo del tasso di sconto impiegato per la misurazione della passività o attività netta del piano.

 

Ricavi

 

I ricavi da contratti con i clienti sono rilevati quando si verificano le seguenti condizioni:

 

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La Società rileva i ricavi da contratti con i clienti nel momento in cui adempie l'obbligazione contrattuale trasferendo al cliente il bene o il servizio promesso, ovvero attraverso la soddisfazione delle varie performance obligations. Questa può avvenire in un momento specifico (“point in time”) oppure man mano che le relative performance obligations vengono soddisfatte (“over time”). Il bene o il servizio si ritiene trasferito quando (o man mano che) il cliente ne acquisisce il controllo.

Il corrispettivo contrattuale incluso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili oppure entrambi. Se il corrispettivo contrattuale include un importo variabile (es. sconti, concessioni sul prezzo, incentivi, penalità o altri elementi analoghi), la Società provvede a stimare l’importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. La Società include nel prezzo dell’operazione l’importo del corrispettivo variabile stimato solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo variabile non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati. Il corrispettivo non include eventuali sconti commerciali, resi e abbuoni concessi dalla Società, nonché delle imposte direttamente connesse alle vendite.

 

Interessi

 

Sono rilevati per competenza con un criterio temporale, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo.

In particolare, per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse effettivo (“TIE”), che è il tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli incassi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile dell’attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.

 

Royalties

 

Sono rilevate per competenza, secondo quanto previsto dai contenuti degli accordi relativi.

 

Dividendi

 

Sono rilevati quando sorge il diritto della Società a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l’organo assembleare ne approva la distribuzione.

 

Contributi pubblici

 

I contributi pubblici sono rilevati al valore equo quando sussiste la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferite risultino soddisfatte.

 

Quando i contributi sono correlati a componenti di costo (per esempio contributi in conto esercizio), sono rilevati nella voce “altri ricavi”, ma ripartiti sistematicamente su differenti esercizi in modo che i ricavi siano commisurati al riconoscimento dei costi che essi intendono compensare; quando invece i contributi sono correlati ad attività (per esempio i contributi in conto impianti o i contributi per attività immateriali in via di sviluppo), sono portati in bilancio con il “metodo del ricavo differito”, ovvero il contributo è iscritto come “ricavo differito” che viene riportato a conto economico con un criterio “sistematico” che rispecchia la vita utile del bene a cui il contributo stesso fa riferimento sospendendo la parte non di competenza tra i “risconti passivi”.

 

Costi di acquisto di beni e prestazioni di servizi

 

Sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza e si sostanziano in decrementi di benefici economici, che si manifestano sotto forma di flussi finanziari in uscita o di riduzione di valore di attività o di sostenimento di passività.

 

Oneri finanziari

 

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all’acquisizione, costruzione o produzione di un bene che richiede un rilevante periodo di tempo prima di essere disponibile per l’uso, vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso; tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza nell’esercizio in cui essi sono sostenuti.

 

Imposte sul reddito (correnti, anticipate e differite)

 

Le imposte correnti sono determinate sulla base di una realistica previsione degli oneri di imposta da assolvere, in applicazione della normativa fiscale vigente, e sono esposte nella voce “Debiti tributari”, al netto degli acconti versati; qualora gli acconti versati e gli eventuali crediti risultanti da precedenti esercizi risultino superiori alle imposte dovute, il credito netto verso l’Erario viene iscritto nella voce “Crediti tributari”.

 

Sulle differenze temporanee deducibili e imponibili esistenti tra i valori delle attività e delle passività iscritte a bilancio ed i relativi valori fiscali, la Società rileva rispettivamente imposte anticipate e differite.

In particolare, per tutte le differenze temporanee imponibili viene rilevata contabilmente una passività fiscale differita, a meno che tale passività derivi dalla rilevazione iniziale dell’avviamento; tale passività è esposta in bilancio alla voce “Imposte differite”.

Per tutte le differenze temporanee deducibili, invece, viene rilevata un’attività fiscale differita (imposta anticipata) nella misura in cui è probabile che sarà realizzato reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile; anche in presenza di perdite fiscali o crediti di imposta riportati a nuovo, viene rilevata un’attività fiscale differita nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro capiente. Tale attività è esposta in bilancio alla voce “Imposte anticipate”.

Il valore da riportare in bilancio per le imposte anticipate viene riesaminato ad ogni chiusura di esercizio, mediante uno specifico test di impairment, e viene ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali possano rendersi disponibili in futuro in modo da permettere al credito di essere utilizzato.

 

Le attività e le passività fiscali differite devono essere calcolate con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicabili nell’esercizio in cui sarà realizzata l’attività o sarà estinta la passività, sulla base delle aliquote fiscali vigenti o di fatto vigenti alla data di chiusura del bilancio.

 

Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico come onere o come provento dell’esercizio; tuttavia, le imposte correnti e quelle differite devono essere addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto o nel prospetto di conto economico complessivo se relative a poste di bilancio iscritte direttamente in tali voci.

 

Valutazione del fair value

 

Le valutazioni al fair value e la relativa informativa sono effettuate o predisposte applicando l’IFRS 13 “Valutazione del fair value” (IFRS 13). Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell’ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione.

 

La valutazione al fair value si fonda sul presupposto che l’operazione di vendita dell’attività o di trasferimento della passività abbia luogo nel mercato principale, ossia nel mercato in cui avviene il maggior volume e livello di transazioni per l’attività o la passività. In assenza di un mercato principale, si suppone che la transazione abbia luogo nel mercato più vantaggioso al quale la Società ha accesso, ossia il mercato suscettibile di massimizzare i risultati della transazione di vendita dell’attività o di minimizzare l’ammontare da pagare per trasferire la passività.

 

Il fair value di un’attività o di una passività è determinato considerando le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero per definire il prezzo dell’attività o della passività, nel presupposto che gli stessi agiscano secondo il loro migliore interesse economico. I partecipanti al mercato sono acquirenti e venditori indipendenti, informati, in grado di entrare in una transazione per l’attività o la passività e motivati ma non obbligati né indotti ad effettuare la transazione.

 

Nella valutazione del fair value la Società tiene conto delle caratteristiche delle specifiche attività o passività, in particolare, per le attività non finanziarie, della capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l’attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato capace di impiegarlo nel suo massimo e miglior utilizzo. La valutazione del fair value delle attività e delle passività è effettuata utilizzando tecniche adeguate alle circostanze e per le quali sono disponibili dati sufficienti, massimizzando l’utilizzo di input osservabili.

 

L’IFRS 13 individua la seguente gerarchia di livelli di fair value che riflette la significatività degli input utilizzati nella relativa determinazione:

 

Livello 1          Prezzo quotato (mercato attivo): i dati utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da prezzi quotati su mercati in cui sono scambiati attività e passività identiche a quelle oggetto di valutazione;

Livello 2           Utilizzo di parametri osservabili sul mercato (ad esempio, per i derivati, i tassi di cambio rilevati dalla Banca d’Italia, curve dei tassi di mercato, volatilità fornita da provider qualificati, credit spread calcolati sulla base dei CDS, etc.) diversi dai prezzi quotati del livello 1;

Livello 3         Utilizzo di parametri non osservabili sul mercato (assunzioni interne, ad esempio, flussi finanziari, spread rettificati per il rischio, etc.).

 

 

 

 

 

 

 

Informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria

 

 

Nota 1. Immobilizzazioni immateriali

 

La posizione ed i movimenti di sintesi dell’esercizio corrente e di quello precedente delle immobilizzazioni immateriali sono descritti nelle tabelle sottostanti:

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Le immobilizzazioni immateriali, rispetto al valore al 31 dicembre 2021, registrano un significativo incremento netto di circa Euro 7.283 migliaia (meglio descritto nel dettaglio delle singole voci), riveniente principalmente dalla fusione per incorporazione della società interamente controllata, Pierrel Pharma S.r.l. e pari a circa Euro 9.257 migliaia, perfezionatasi in data 1° dicembre 2022 ed i cui effetti fiscali sono retroattivi al 1° gennaio 2022.

 

La voce “Costi di Sviluppo” pari a circa Euro 24 migliaia, si incrementa esclusivamente per effetto della fusione ed accoglie i costi riferiti allo studio eseguito in ottemperanza alla comunicazione ricevuta dall’EMA che, in via precauzionale, ha chiesto di eseguire degli studi su farmaci che potrebbero contenere le nitrosammine; la voce di decrementa nel periodo per il solo effetto dell’ammortamento.

 

La voce riferita ai  “Brevetti” è interamente riconducibile alla incorporazione della controllata Pierrel Pharma S.r.l. e, nello specifico, accoglie i costi riferiti allo start-up della vendita in alcuni paesi europei del dispositivo GOCCLES (Glasses for Oral Cancer – Curing Light Exposed – Screening), il rivoluzionario occhiale per lo screening precoce delle lesioni precancerose del cavo orale di proprietà della Pierrel Pharma S.r.l., inventato dall’Università Cattolica di Roma, prodotto dalla società Univet Optical Technologies S.r.l. (“Univet”), per il quale in data 17 settembre 2015 Pierrel Pharma S.r.l. ha ricevuto l’autorizzazione della Food and Drug Administration (“FDA”) - ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici -,  per la vendita e la distribuzione su tutto il territorio statunitense, premiato nella sezione Diagnostica (categoria Medicale e Dentale) - degli EDISON AWARDS™ 2019 e “Preferred Product” dalla prestigiosa rivista americana Dental Advisor nel febbraio 2021. Nel mese di giugno 2021, Pierrel annuncia il lancio dell’app di GOCCLES®, disponibile in lingua italiana e inglese su Apple Store o Google Play. Quest’ultima è nata per supportare l’odontoiatra o l’igienista nell’effettuare uno screening del tumore del cavo orale e una visita con gli occhiali Goccles®. L’app è di grande ausilio per il professionista che si trova a effettuare lo screening poiché contiene una libreria delle lesioni del cavo orale con associata descrizione delle patologie più comuni, agevolandolo ad identificare la lesione. Nel mese di dicembre 2022 la voce si incrementa per circa Euro 46 migliaia rivenienti dagli immobilizzi in corso dell’ex controllata Pierrel Pharma S.r.l. e riferiti alla realizzazione di un nuovo frame per gli occhiali Goccles, messi sul mercato nel corso del medesimo mese; la stessa voce si decrementa per circa Euro 9 migliaia riconducibili interamente agli ammortamenti di periodo.

 

La voce “Concessioni Licenze e Marchi” registra nell’esercizio un incremento complessivo netto di circa Euro 5.149 migliaia, quale risultato di incrementi per: (i) circa Euro 5.967 migliaia rivenienti dall’operazione di fusione ; (ii) circa Euro 18 migliaia riferiti a costi sostenuti nel corso dell’anno 2022, (iii) circa Euro 113 migliaia riferiti a costi iscritti tra gli immobilizzi in corso al 31 dicembre 2021 e capitalizzati nell’esercizio appena concluso, solo parzialmente compensati da una diminuzione dovuta (iv) agli ammortamenti di periodo che sono pari a circa Euro 874 migliaia, ed (iv) ad una svalutazione di attività eseguita a seguito delle verifiche periodiche effettuate dal management prima della predisposizione del bilancio di periodo, pari a circa Euro 75 migliaia. La voce accoglie principalmente il valore netto contabile delle spese di registrazione sostenute per l’immissione in commercio delle specialità farmaceutiche di proprietà di Pierrel S.p.A., oltre che dei costi sostenuti per le attività di approntamento e convalida degli impianti ubicati presso lo Stabilimento produttivo di Capua, nel rispetto delle nuove linee guida riferite ai nuovi requisiti normativi sui prodotti confezionati relativamente a serializzazione, antimanomissione ed aggregazione dei processi.

 

La voce “Software”, nel corso dell’esercizio 2022 si incrementa di circa Euro 280 migliaia, di cui circa Euro 162 migliaia riferiti a costi sostenuti nel corso dell’anno 2022 e la restante parte, pari a circa Euro 118 migliaia, riferiti a costi iscritti ad inizio esercizio tra gli “immobilizzi in corso”. L’incremento si riferisce principalmente al piano pluriennale di digitalizzazione dei processi che interessa le principali aree aziendali ed il cui valore nel corso dell’esercizio appena concluso è pari a circa Euro 254 migliaia di cui circa Euro 94 migliaia riferiti alla nuova “piattaforma Shimadzu” utilizzata a supporto ed efficientamento dell’attività di data governance del sistema di Controllo Qualità ed Euro 97 migliaia riferiti all’implementazione del modulo WM per la gestione del magazzino logico. La voce si riduce nel corso dell’anno per circa Euro 150 migliaia pari esclusivamente agli ammortamenti di periodo.

 

La voce “Altre immobilizzazioni immateriali” è pari a circa Euro 29 migliaia e si incrementa nell’anno per circa Euro 13 migliaia, di cui circa Euro 6 migliaia rivenienti dall’operazione di fusione e la restante parte riferita ad ulteriori attività implementative eseguite sul sito web della Società ed in particolare alla sezione inerente al prodotto a marchio proprio Orabloc®. Il decremento di periodo è esclusivamente riferito all’ammortamento.

 

Gli immobilizzi immateriali in corso alla data del 31 dicembre 2022 sono pari ad Euro 2.347 migliaia e registrano un incremento netto di periodo pari a circa Euro  1.821 determinato da: (i) un incremento di circa Euro 3.136 migliaia di immobilizzi in corso riferiti alla controllata Pierrel Pharma S.r.l. ed incorporati con la fusione perfezionatasi il 1 dicembre 2022 ed (ii) un incremento di circa Euro 451 migliaia rivenienti da investimenti effettuati dalla Società nel corso dell’esercizio appena concluso, solo parzialmente compensati da decrementi per (iii) circa Euro 324 migliaia riferiti ad investimenti conclusi nel corso dell’anno 2022 e riclassificati nelle proprie categorie di capitalizzazione e, per (iv) circa euro 1.442 migliaia ai costi sostenuti per la registrazione della specialità Lidocaina USA del cui pagamento, nel corso del secondo semestre 2022, la Società è stata parzialmente rimborsata a seguito di ulteriori richieste integrative avanzate dall’ente governativo americano (FDA). Si precisa che di tale importo circa euro 367 migliaia sono stati svalutati e registrati tra gli oneri non ricorrenti di periodo.

 

Nel dettaglio tale voce alla data del 31 dicembre 2022 accoglie principalmente:

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Nota 2. Immobilizzazioni materiali

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La voce è costituita principalmente da terreni, fabbricati industriali e impianti e macchinari relativi al sito produttivo di proprietà della Società in Capua (CE); la composizione e la movimentazione delle singole categorie di immobilizzazioni materiali dell’esercizio corrente e di quello precedente, sono descritti nelle tabelle sottostanti:

 
 

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La voce “Terreni e Fabbricati” si incrementa complessivamente di circa Euro 1.286 migliaia, di cui circa Euro 282 migliaia riferiti a costi sostenuti nell’anno appena concluso, per effetto principalmente della finalizzazione dei lavori edili e di finiture farmaceutiche riguardanti i nuovi locali N2CD ed N3CD, ed in particolare l’Inspection & Labelling Area-Staging Area. Più nel dettaglio sono stati capitalizzati (i) circa Euro 250 migliaia di lavori riferiti alla pavimentazione degli ambienti N2CD ed N3CD; (ii) circa Euro 383 migliaia riferiti a lavori inerenti il rifacimento del solaio e la controsoffittatura dei reparti N2CD ed N3CD oltre che dei relativi corridoi di accesso; (iii) circa Euro 366 migliaia di lavori civili eseguiti nel nuovo reparto di Inspection & Labelling Area-Staging Area; (iv) lavori di pavimentazione della secondary packaging area pari a circa Euro 81 migliaia e, (v) acquisto ed implementazione di porte ad avvolgimento rapido per circa Euro 41 migliaia.

La medesima voce nel periodo di riferimento si decrementa per effetto degli ammortamenti pari a circa Euro 444 migliaia.

 

La voce “Impianti e macchinari” si incrementa complessivamente di circa Euro 1.392 migliaia, di cui Euro 483 migliaia per investimenti eseguiti nel corso del 2022 e, per la restante parte, pari a circa Euro 909 migliaia, riclassificati dalla voce “Immobilizzazioni materiali in corso e acconti”, dove erano sospesi al 31 dicembre 2021, per effetto del completamento e della conseguente disponibilità all’uso del bene a partire dall’esercizio appena concluso.

 

Tale incremento è in linea con tutte le attività attuate da Pierrel S.p.A. già nel precedente esercizio ed aventi come obiettivo sia un efficientamento produttivo, sia una serie di investimenti significativi per ampliare l’attuale capacità produttiva dello stabilimento di Capua.

 

Gli incrementi di “impianti e macchinari” dell’anno riguardano principalmente:

 

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La voce si decrementa per circa Euro 491 migliaia di cui circa Euro 489 migliaia dovuti agli ammortamenti di periodo e, per ulteriori circa Euro 2 migliaia, per effetto netto di alcune dismissioni di impianti obsoleti e non completamente ammortizzati, eseguite nel corso dell’anno.

 

La voce “Attrezzature industriali e commerciali” si incrementa complessivamente di circa Euro 351 migliaia riconducibili per circa Euro 335 migliaia ad investimenti eseguiti nel corso dell’esercizio appena concluso e per la restante parte a costi iscritti tra gli immobilizzi in corso al 31 dicembre 2021. Tale incremento riflette il progetto di ammodernamento della strumentazione del controllo qualità, già iniziato nei precedenti esercizi, che ha lo scopo di garantire il livello di performance della strumentazione e di innalzare il livello di compliance alle normative.

Gli incrementi dell’anno sono riferiti principalmente all’acquisto di: (i) nuovi incubatori refrigerati per circa Euro 84 migliaia; (ii) nuovi spettrofometri per circa Euro 61 migliaia; (iii) nuova HPLC per circa Euro 49 migliaia; (iv) nuovo analizzatore TOC Shimadzu per circa Euro 31 migliaia; (v) nuovo Kit Pompa Steritest per circa Euro 20 migliaia; nuovo frigorifero B-medical per circa Euro 16 migliaia;(vi)nuova lavavetreria per circa Euro 29 migliaia; (vii) nuovo PHmetro per circa Euro 12 migliaia e, (viii)un nuovo Detector DAD per circa Euro 13 migliaia.

 

Le “Altre immobilizzazioni materiali” accolgono principalmente: (i) “mezzi di trasporto interni” il cui valore netto contabile pari a circa Euro 1 migliaia, in diminuzione di circa Euro 1 migliaia per effetto degli ammortamenti di periodo; (ii) “macchine elettroniche” il cui valore netto contabile è pari a circa Euro 40 migliaia, in diminuzione di circa Euro 11 migliaia rispetto al precedente esercizio, per effetto netto di un incremento pari a circa Euro 8 migliaia, riferito per circa Euro 2 migliaia alla fusione con la controllata Pierrel Pharma S.r.l. e, per la restante parte all’acquisto di nuova strumentazione informatica ed un decremento dovuto agli ammortamenti di periodo pari a circa Euro 18 migliaia; (iii) “mobili ed arredi” il cui valore netto al 31 dicembre 2022 è pari a circa Euro 122 migliaia e, si incrementa di circa Euro 1 migliaia quale effetto combinato di un incremento di circa Euro 14 migliaia quasi completamente riferibili ad una nuova scaffalatura collocata nei locali adibiti a magazzino, ed un decremento di circa Euro 13 migliaia riferito ai soli ammortamenti di periodo; (iv) “beni inferiori a 516 euro”, il cui valore netto al 31 dicembre 2022 è pari ad Euro 15 migliaia quale risultato netto di un incremento di periodo pari a circa Euro 19 migliaia (prevalentemente riferito all’acquisto di componenti di arredo d’ufficio) ed un decremento determinato dagli ammortamenti pari a circa Euro 10 migliaia e, (v) “migliorie beni di terzi” che accoglie la contabilizzazione di tutti i costi sostenuti dalla Società per la gestione e l’efficientamento dei beni in leasing. Il valore netto di tale miglioria al 31 dicembre 2022 è pari a circa Euro 211 migliaia e risente di un incremento di periodo pari a circa Euro 85 migliaia (di cui circa Euro 63 migliaia riferiti a costi sostenuti nell’anno in corso).

 

La voce “Immobilizzazioni materiali in corso e acconti”, pari ad Euro 19.566 migliaia al 31 dicembre 2022, registra incrementi nell’anno di circa Euro 8.735 migliaia.

 

Il significativo incremento è in linea con il programma di investimenti deliberato e riconducibile principalmente all’avanzamento delle attività di investimento legato alle attività produttive.

 

La voce si decrementa di circa Euro 1.932 migliaia quasi esclusivamente per costi riferiti ad investimenti iniziati negli anni precedenti e terminati nel corso del 2022, pari a circa Euro 1.924 migliaia e, per la restante parte pari a circa Euro 8 migliaia per svalutazioni di immobilizzi in corso eseguite in seguito alla periodica attività del management di verifica dei valori iscritti in bilancio.

 

Al 31 dicembre 2022 gli immobilizzi materiali in corso sono costituiti principalmente per:

 

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La voce “beni in leasing” accoglie l’iscrizione tra i beni strumentali degli assets oggetto dei contratti di noleggio in capo alla Società che rientrano nella casistica contemplata dal nuovo IFRS16 così come meglio descritto nel paragrafo dedicato all’applicazione dei nuovi principi contabili.

 

Nel corso del mese di luglio 2018 la Società ha acquistato una nuova Etichettatrice mediante sottoscrizione di un contratto di leasing con la società Alba leasing, tale bene è entrato in servizio nel mese di dicembre 2019 ed è iscritto nella categoria “beni in leasing” per un importo netto di circa Euro 166 migliaia a cui corrisponde un debito finanziario rilevato alla data di chiusura del bilancio di circa Euro 55 migliaia.

 

Alla data del 31 dicembre 2022 la Società ha in essere un contratto di noleggio di n. 3 carrelli retrattili, operativo a far data dal mese di marzo 2019 e riferito a beni il cui valore netto alla data di chiusura del presente bilancio è iscritto nelle immobilizzazioni materiali nella categoria “beni in leasing” per circa Euro 25 migliaia, ed il cui debito complessivo è pari a circa Euro 34 migliaia.

 

Nel corso del mese di aprile 2021 la Società ha sottoscritto con la BCC Lease S.p.A. un contratto di locazione a valere dal mese di maggio 2021, per una strumentazione hardware “Hw Backup -Server e SAN HPE”, per un corrispettivo di locazione pari a circa Euro 34 migliaia da corrispondere in 36 rate mensili posticipate.

Alla data di chiusura del presente bilancio il valore netto del relativo bene iscritto tra le immobilizzazioni materiali come “beni in leasing” è pari a circa 22 migliaia mentre il debito finanziario residuo è pari a circa Euro 16 migliaia.

 

Nel corso del mese di novembre 2021 la Società ha sottoscritto con la BCC Lease S.p.A. un ulteriore contratto di locazione a valere dal mese di febbraio 2022, avente ad oggetto la fornitura di beni hardware ovvero nel dettaglio “Server ed Hpe MSA”. Tali beni alla data del 31 dicembre 2022 sono iscritti tra le “beni in leasing” per un importo netto di circa Euro 277 migliaia a cui corrisponde un debito finanziario rilevato in pari data per circa Euro 284 migliaia.

 

Il 15 luglio 2021 la Società ha siglato con Intesa Sanpaolo S.p.A. un contratto di leasing riferito alla locazione finanziaria di una macchina Termoforatrice e di una Astucciatrice per il confezionamento delle tubofiale individuando come fornitore GB Gnudi Bruno S.p.A.. Tale nuova “linea di confezionamento” è stata consegnata nel corso del mese di settembre 2022 ed è entrata in esercizio nel successivo mese di ottobre. Al 31 dicembre 2022 la linea risulta iscritta tra i “beni in leasing” per un importo netto di circa Euro 872 migliaia a cui corrisponde un debito finanziario rilevato alla data di chiusura del bilancio di circa Euro 673 migliaia già al netto di un anticipo versato di Euro 180 migliaia. La durata del leasing è stata stabilita in 60 mesi a decorrere dal mese della consegna.

 

Nel corso del mese di novembre 2022 la Pierrel S.p.A. ha sottoscritto con la BCC Lease S.p.A. un nuovo contratto di locazione finanziaria avente ad oggetto la fornitura di strumentazione hardware e software che è entrata poi in funzione nel mese di dicembre 2022. Tali beni sono stati classificati alla data di chiusura di bilancio tra le immobilizzazioni materiali, nella voce “beni in leasing” come “HPE & Access point per rete CED”, per un importo netto di circa Euro 82 migliaia a cui corrisponde un debito finanziario rilevato in pari data per circa Euro 83 migliaia. La durata del leasing è stata concordata in 36 mesi a decorrere dal mese della messa in esercizio dei beni.

 

Successivamente al 31 dicembre 2022 la Società, in linea con quanto previsto dal Piano approvato dal Consiglio di Amministrazione continua a portare avanti la realizzazione di alcuni investimenti finalizzati a: (i) adeguamento alla nuova normativa entrata in vigore negli ultimi anni e relativa alla tracciabilità del farmaco sui vari mercati e, inserimento di macchine e sistemi software che consentano la serializzazione delle singole confezioni di vendita); (ii) alcuni ulteriori investimenti da effettuarsi entro l’esercizio corrente per l’acquisto e la sostituzione di attrezzature di laboratorio per rispondere alla nuova vision delle Agenzie di controllo (EMEA e FDA in particolare) sulla governance dei dati tecnologici ad impatto GMP (incorruttibilità, verifica e conservazione), nonché l’adeguamento dei sistemi gestionali SAP e LIMS, e la sostituzione e/o l’adeguamento dei sistemi PLC, SCADA e data management system degli impianti di processo e, (iii) alcuni interventi di manutenzione straordinaria e ripristino da eseguirsi sulla linea di riempimento e confezionamento.

 

 

Nota 3. Partecipazioni

 

La voce accoglie esclusivamente partecipazioni in imprese direttamente detenute dalla Società, assimilabili ad investimenti duraturi operati prevalentemente per motivi strategici.

 

La composizione e la movimentazione della voce “Partecipazioni” sono descritte nella tabella sottostante:

 

 

Si precisa che in data 15 giugno 2022 il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della controllata Pierrel Pharma S.r.l. in Pierrel S.p.A. Tale progetto, ai sensi dell’art 2505 del c.c., è stato approvato dall’Assemblea degli Azionisti della Società, riunitasi in sessione straordinaria il giorno 25 luglio 2022. In esecuzione di quanto deliberato è stato redatto e sottoscritto l’Atto di Fusione tra le due Società che ha perfezionato, ai sensi di legge, la sua efficacia giuridica a far data dal 1° dicembre 2022 mentre gli effetti fiscali e contabili della Fusione sono, invece, retroattivi al primo giorno dell’esercizio sociale, ovvero il 1° gennaio 2022. Per maggiori dettagli sull’operazione si rimanda al paragrafo sull’ “Andamento della gestione ed osservazioni sul profilo finanziario” della presente nota illustrativa.

Alla luce di quanto sopra esposto, il saldo riferito alle partecipazioni iscritte in bilancio, registra un decremento pari a circa Euro 4.564 interamente riconducibile alla riclassifica del valore della partecipazione detenuta al 31 dicembre 2021 nella controllata Pierrel Pharma S.r.l. ed oggetto di fusione perfezionatasi in data 1° dicembre 2022.

 

In considerazione di quanto sopra descritto, alla data del 31 dicembre 2022, la voce accoglie esclusivamente il valore della partecipazione detenuta nella Società Biomedica-Bioingeneristica Campana S.c.a.r.l. (“BioCam”) – società consortile senza scopo di lucro votata al coordinamento, all’organizzazione e al supporto delle attività di ricerca e sviluppo dei propri consorziati.

Di seguito si riporta il patrimonio netto della società partecipata così come risultante dall’ultima situazione economico-patrimoniale approvata.

 

 

(*) valori di bilancio al 31 dicembre 2021

 

La tabella sottostante mette in evidenza le differenze tra le quote di patrimonio netto della partecipata con il relativo valore di carico.

 

 

(*) valori di bilancio al 31 dicembre 2021

 

 

Nota 4. Altre attività e crediti diversi non correnti

 

La composizione della voce è illustrata nella tabella sottostante:

 

 

La voce, si riferisce esclusivamente al deposito cauzionale versato dall’ex controllata Pierrel Pharma S.r.l. all’ente governativo canadese per l’attribuzione del codice VAT in Canada (pari a circa Euro 3 migliaia) e, per la restante parte al deposito cauzionale versato sempre al medesimo ente, per la “Voluntary Disclosure” riferita agli anni 2015-2019 presentata al CRA Canadese nel corso dell’anno 2020 ed ancora in corso alla data di pubblicazione delle presenti note esplicative.

 

 

 Nota 5. Imposte differite attive

 

La tabella sottostante dettaglia le differenze temporanee tra imponibile fiscale e risultato civilistico che hanno comportato la rilevazione di imposte anticipate.

 

 

Al 31 dicembre 2022 la voce accoglie esclusivamente le imposte anticipate stanziate su una porzione delle perdite fiscali riportabili: in particolare, le imposte anticipate al 31 dicembre 2022 sono stanziate su un ammontare di perdite fiscali pari ad Euro 22 milioni, a fronte di perdite fiscali complessivamente accumulate e pari ad Euro 30,6 milioni.

La recuperabilità delle imposte anticipate è stata analizzata sulla base del tax plan predisposto in linea con i piani previsionali approvati dal Consiglio di Amministrazione che tiene in considerazione fattori specifici legati al business della Società ed alla durata pluriennale dei contratti con i clienti, tenuto conto anche della riportabilità senza limiti di tempo delle perdite fiscali (art. 84 del TUIR).

Nonostante la citata riportabilità senza limiti di tempo delle perdite fiscali, la Società ha valutato di non rilevare ulteriori attività per imposte anticipate a fronte di possibili utilizzi per compensare redditi imponibili futuri che potrebbe realizzare in un periodo più ampio rispetto a quello considerato. Questo principalmente in ragione della difficoltà di esprimere valutazioni in merito alla probabilità che tale recupero si realizzi in un orizzonte temporale molto lontano dal presente. L’importo complessivo delle perdite fiscali per le quali non si è ritenuto di rilevare attività per imposte anticipate è complessivamente pari a circa Euro 8,6 milioni

 

Peraltro, ed in continuità con gli esercizi precedenti, la Società ha altresì ritenuto di non iscrivere attività per imposte anticipate sulle differenze temporanee deducibili negli esercizi successivi.

 

 

Nota 6. Rimanenze

 

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all’esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

 

 

La voce si incrementa di circa Euro 2.492 migliaia rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2022 e risente dell’incremento di stock riveniente dall’operazione di Fusione con la controllata Pierrel Pharma S.r.l.

 

Le rimanenze di magazzino sono pertanto così composte:

 

 

.L’aumento delle rimanenze al 31 dicembre 2022, rispetto allo stesso valore al 31 dicembre 2021, è principalmente da ricondurre ad un incremento dell’approvvigionamento delle materie e dei materiali a servizio della produzione dei primi mesi del 2023 e da un incremento delle giacenze sia dei semilavorati che dei prodotti finiti in linea con il piano di consegne previsto per i primi mesi del 2023, a cui si aggiunge un decremento complessivo del fondo svalutazione magazzino nel corso dell’anno appena concluso.

 

Come negli esercizi precedenti, a fronte di rimanenze considerate obsolete e/o di lenta movimentazione, nel corso dell’esercizio si è provveduto alla distruzione di materiale non più utilizzabile. Nel corso dell’anno si sono effettuati ulteriori accantonamenti pari a circa Euro 122 migliaia ed utilizzi del fondo accantonato per circa Euro 168 migliaia. Si precisa, infine, che il fondo svalutazione magazzino al 31 dicembre 2022 si riferisce per circa Euro 33 migliaia a materie prime, sussidiarie e di consumo e per i restanti Euro 200 migliaia a semilavorati e prodotti finiti.

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Nota 7. Crediti commerciali

 

La composizione della voce è esposta nella tabella sottostante:

 

 

I crediti commerciali sono infruttiferi e hanno generalmente scadenza tra 30 e 90 giorni; ciò consente di monitorare tempestivamente i crediti in essere ed intraprendere operazioni di sollecito o eventualmente azioni finalizzate al recupero del credito. La Società non presenta crediti scaduti per importi significativi.

 

La voce di bilancio registra un significativo incremento rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2021 (circa Euro 4.166 migliaia) principalmente per effetto dei saldi riferiti a tale posta contabile rivenienti dalla fusione con la controllata Pierrel Pharma S.r.l. perfezionata al 1° dicembre 2022 (incremento di fusione pari a circa Euro 3.126 migliaia).

 

Alla data del 31 dicembre 2022, così come al 31 dicembre 2021, le analisi di recuperabilità condotte sui crediti aperti non hanno fatto emergere alcuna necessità di accantonare costi per potenziali perdite su crediti; pertanto, la Società non presenta alcun fondo accantonato alla data per tale scopo.

 

Si segnala che, in considerazione del processo di fusione completato in corso d’anno, la Società non registra più un rischio di concentrazione dei crediti molto elevato, e come per lo scorso esercizio non è stato identificato alcun nuovo rischio significativo di controparte con i clienti in essere (fondamentalmente importanti case farmaceutiche appartenenti a primari gruppi internazionali) sulla base di contratti pluriennali che storicamente non hanno fatto registrare perdite su crediti.

 

Alla data del 31 dicembre 2022, la Società non presenta iscritti nel proprio bilancio crediti verso parti correlate.

La tabella sottostante illustra l’analisi dei crediti commerciali a scadere e scaduti ma non svalutati:

 

 

I crediti commerciali a scadere sono esigibili entro l’esercizio successivo.

 

Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei crediti di natura commerciale.

 

 

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Nota 8. Crediti tributari

 

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all’esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

 

 

Il credito verso l’Erario di circa Euro 90 migliaia è riveniente dagli acconti versati in eccedenza rispetto all’imposta dovuta per l’anno 2022 (IRAP).

 

Gli “Altri crediti verso l’Erario” sono pari a circa Euro 36 migliaia e fanno riferimento esclusivamente al Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali riferito per circa Euro 15 migliaia all’anno 2020 che ha originato un contributo in conto impianti riportato a conto economico di periodo per circa Euro 5 migliaia, e per circa Euro 20 migliaia al credito maturato nel  corso dell’anno 2022 che ha generato a conto economico un rilascio di contributo in conto impianti pari a circa Euro 4 migliaia. La restante parte del contributo è stata iscritta tra i risconti passivi e sarà rilasciata a conto economico nei prossimi anni a seconda del piano di utilizzo come previsto dalla normativa.

 

Nel corso dell’anno 2022 la Società ha usufruito delle agevolazioni previste dalla vigente normativa che disciplina il “credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo” istituito dall’art. 1, commi da 198 a 206, della legge 27 dicembre 2019, n. 160. Sulla base di tale normativa e dei successivi chiarimenti, la Società ha predisposto una relazione dettagliata delle attività svolte sulla base del programma di “ricerca e sviluppo” definito dall’area tecnica della Società, oltre che la rendicontazione di tutti i costi oggetto dell’agevolazione ed adempiuto a tutti gli obblighi di certificazione e documentazione così come nel dettaglio previsti dalla L. n.160/2019. La Società si è avvalsa inoltre della opportunità prevista dall’art. 244 del DL 34/2020 che ha previsto una maggiorazione della misura del credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo direttamente afferenti a strutture produttive ubicate nel mezzogiorno.

 

Il valore del credito R&S (comprensivo della “maggiorazione” quantificata in Euro 1.934) iscritto in bilancio al 31 dicembre 2022 è pari a circa Euro 220 migliaia ed ha dato origine ad un contributo iscritto a conto economico pari a circa Euro 19 migliaia.

 

La voce accoglie altresì circa Euro 237 migliaia quale credito di imposta residuale su attività di R&S riferite agli anni 2020 e 2021 che sarà utilizzato in rate annuali di pari importo come da normativa vigente. Si precisa che alla data di pubblicazione delle presenti note illustrative, la Società ha utilizzato la quota parte utilizzabile nell’anno 2023 per circa Euro 154 migliaia. Tali ultimi crediti hanno generato un contributo iscritto a conto economico pari a circa Euro 22 migliaia.

 

Nel corso dei mesi di giugno e dicembre 2022, la Società ha altresì presentato un’ istanza per la fruizione del “Credito d’Imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno” di cui all’art. 1, commi da 98 a 108, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e successive modificazioni; la prima istanza è stata accolta favorevolmente nel corso del mese di agosto 2022, generando un credito di imposta complessivo pari a circa Euro 1.280.002, il cui saldo al 31 dicembre 2022 era pari a circa Euro 340 migliaia, interamente utilizzati alla data di pubblicazione delle presenti note esplicativa.

 

 

Nota 9. Altre attività e crediti diversi correnti

 

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all’esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

 

 

I “Crediti verso Erario per IVA” sono pari a circa Euro 1.698 migliaia e sono riferiti al credito riveniente dalla dichiarazione IVA dell’anno 2022 presentata con apposizione del “visto di conformità” nel corso del mese di febbraio 2023.

 

I “Ratei e risconti attivi” si riferiscono a costi contabilizzati nell’esercizio appena concluso ma di competenza di periodi successivi e principalmente riguardano le fees dovute alla FDA per il mantenimento dell’omonima autorizzazione sullo Stabilimento produttivo di Capua e sulle autorizzazioni alla commercializzazione della molecola nel mercato nordamericano (circa Euro 603 migliaia riferiti al periodo da gennaio a settembre 2023).

I “Crediti verso fornitori per anticipi” si riferiscono interamente a fatture di acconto relative ad ordini in corso e non ancora finalizzati alla data del 31 dicembre 2022.

 

 

Nota 10. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

 

La composizione della voce al 31 dicembre 2022 e la variazione rispetto al precedente esercizio è esposta nella tabella sottostante:

 

 

 

Le disponibilità liquide, nel corso dell’anno 2022, registrano un significativo incremento pari a circa Euro 2.071 migliaia riveniente principalmente dal nuovo finanziamento erogato da Intesa Sanpaolo S.p.A. (garanzia SACE) nel mese di luglio 2022 per circa Euro 5 milioni, meglio dettagliato nel paragrafo dedicato alle passività finanziarie ed utilizzato esclusivamente per il pagamento di alcuni investimenti a cui lo stesso è stato dedicato. Si precisa che, la liquidità incrementata per effetto del perfezionamento della fusione con la controllata Pierrel Pharma S.r.l., è pari a circa Euro 221 migliaia.

 

Si evidenzia che la voce “Disponibilità liquide” nel Rendiconto Finanziario coincide con la rispettiva voce dello Stato Patrimoniale.

 

Alla data del 31 dicembre 2022 le disponibilità liquide non erano gravate da vincoli che ne limitavano il loro pieno utilizzo.

 

 

Nota 11. Patrimonio netto

 

Il Capitale sociale della Pierrel S.p.A. al 31 dicembre 2022, come per il 31 dicembre 2021, è pari ad Euro 3.716.341,74 e risulta composto da n. 228.881.275 azioni ordinarie senza valore nominale.

Con riferimento alla voce “Riserve”, esposta in bilancio per complessivi Euro 19.377 migliaia, la stessa risulta così composta:

 

 

 

Il prospetto sottostante evidenzia, come previsto dall’articolo 2427 del Codice civile, la possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l’avvenuto utilizzo nei precedenti esercizi delle voci del patrimonio netto:

 

 

Come previsto dall’art. 2426 del Codice Civile, si evidenzia infine che al 31 dicembre 2022 i costi di sviluppo non ancora ammortizzati sono pari a circa Euro 5.777 migliaia.

 

Per una sintesi delle movimentazioni delle voci nel periodo si rimanda al “Prospetto delle variazioni del patrimonio netto”.

 

 

Nota 12. Benefici per i dipendenti

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La tabella sottostante evidenzia la movimentazione del Fondo Trattamento di Fine Rapporto (“TFR”) classificabile, secondo lo IAS 19 Revised, tra i “post-employment benefits” del tipo “piani a benefici definiti”:

 

 

Nell’anno si registrano decrementi del fondo riferiti sia ad anticipi erogati (pari a circa Euro 1 migliaia) che a fondo liquidato per cessazione rapporto di lavoro (pari a circa Euro 11 migliaia), le ulteriori movimentazioni si riferiscono invece alla rivalutazione netta del fondo accantonato in azienda e all’adeguamento del debito secondo quanto stabilito dallo IAS 19 Revised.

 

Si segnala che il costo corrente del piano è iscritto in bilancio alla voce “costo del personale”, mentre la componente finanziaria è inserita tra gli oneri finanziari di periodo; gli utili e/o le perdite attuariali sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo.

 

Le principali assunzioni usate nella determinazione delle obbligazioni derivanti dal piano pensionistico “TFR” della Società sono le seguenti:

 

 

Nella tabella seguente sono riportate le erogazioni previste per 5 anni di piano a partire dall’esercizio 2023:

 

 

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Si precisa che le basi tecniche utilizzate per la valutazione attuariale del TFR al 31 dicembre 2022 sono descritte in seguito.

Ipotesi Demografiche: (i) probabilità annue di eliminazione dovute alla morte: sono state adottate le tavole nazionali IPS55 predisposte dall’ANIA. Tali valori derivano da recenti studi sulla sopravvivenza dell’ANIA, in particolare si basano sulla proiezione della mortalità della popolazione italiana per il periodo 2001-2051 effettuata dall’ISTAT adottando un approccio di age-shifting per semplificare la gestione delle tavole per semplificazione; (ii) probabilità annue di eliminazione dovute all’inabilità: sono state adottate le tavole nazionali INPS 2000; (iii) turnover 3,00%; (iv) probabilità annua di anticipazione del TFR 2%.

L’età di pensionamento è stata determinata, sulla base della data di prima assunzione di ogni dipendente, considerando la prima finestra utile secondo le attuali regole per il pensionamento INPS, tenendo in considerazione l’attuale legge in materia pensionistica.

Ipotesi economiche e finanziarie: i parametri economici e finanziari presi in considerazione sono stati determinati tenendo conto che i calcoli attuariali riguardano prospettivamente il lungo periodo. Il tasso annuo di interesse o di attualizzazione (pari al 3%) è stato determinato sulla scorta della quotazione alla data di valutazione dell’indice iBoxx Corporate EUR con rating AA e durata 10+.

 

La Società partecipa anche ai c.d. “fondi pensione” che, secondo lo IAS 19 Revised, rientrano tra i post-employment benefit del tipo “piani a contributi definiti”. Per tali piani la Società non prevede ulteriori obbligazioni monetarie una volta che i contributi vengono versati. L’ammontare dei costi di tali piani per l’anno 2022, inseriti nella voce “costo del personale”, è stato pari ad Euro 306 migliaia (Euro 285 migliaia al 31 dicembre 2021).

 

 

Nota 13. Debiti finanziari (correnti e non correnti)

 

Si fornisce di seguito una sintesi della composizione della liquidità e dell’indebitamento finanziario della Società per l’anno 2022, confrontati con i dati al 31 dicembre 2021. Tale prospetto è stato aggiornato secondo quanto richiesto dal Richiamo di attenzione CONSOB n. 5/21 del 29 aprile 2021 ed in conformità ai nuovi orientamenti dell’ESMA pubblicati in data 4 marzo 2021 ed in vigore dal 5 maggio 2021.

 

 

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La Posizione finanziaria netta della Società al 31 dicembre 2022 è negativa per circa Euro 21.054 migliaia in peggioramento di circa Euro 8.399 migliaia rispetto al precedente esercizio, quando era negativa per Euro 12.655 migliaia. Tale variazione è essenzialmente riconducibile all’incremento del debito riveniente dalla fusione per incorporazione della controllata Pierrel Pharma S.r.l. (pari a circa Euro 4.692 migliaia) ed all’ulteriore finanziamento di Euro 5.000 migliaia stipulato con Intesa Sanpaolo nel mese di luglio 2022 (finanziamento Intesa Sanpaolo S.p.A. con garanzia SACE).

 

L’Indebitamento finanziario corrente della Società al 31 dicembre 2022 è pari a circa Euro 2.965 migliaia in peggioramento di circa Euro 2.247 migliaia rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2021 per un effetto combinato di: (i) un incremento dei debiti verso banche per circa Euro 2.176 migliaia dovuti alla riclassifica dal medio lungo termine al breve termine delle quote dei Finanziamenti Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediocredito Centrale S.p.A. a scadere nei prossimi 12 mesi; (ii) incremento di circa Euro 267 migliaia dei “debiti finanziari per beni in leasing” che aumentano nel corso dell’esercizio appena concluso per effetto della stipula di due nuovi contratti di leasing come meglio descritti nel paragrafo dedicato ai beni in leasing, solo parzialmente compensati da una diminuzione di (iv) circa Euro 148 migliaia riferita al debito verso SACE FCT S.p.A. per anticipazioni ricevute a fronte di crediti commerciali ceduti e, (v) alla diminuzione di circa Euro 18 migliaia della quota a breve del debito finanziario verso Dentsply.

 

Nel dettaglio la voce Debito finanziario corrente, al 31 dicembre 2022 risulta composta: (i) per circa Euro 2.214 migliaia dalle quote a scadere nei prossimi dodici mesi rispetto alla data di chiusura di bilancio, comprensive degli  interessi maturati e riferite al finanziamento acceso con Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediocredito Centrale S.p.A.; (ii) per circa Euro 64 migliaia dal debito finanziario verso SACE FCT S.p.A. per anticipazioni ricevute a fronte di crediti commerciali ceduti; (iii) per circa Euro 324 migliaia riferiti alla quota a breve dei debiti per contratti in essere di beni in leasing e, (iv) per circa Euro 363 migliaia riferiti alla quota a scadere entro i dodici mesi dalla data di chiusura di bilancio, del debito finanziario verso Dentsply (saldo al 31 dicembre 2021 pari a circa Euro 381 migliaia) di originari USD 16,5 milioni, assunto dalla Società in 31 agosto 2006 per l’acquisto del sito produttivo di Elk Grove (USA), successivamente dismesso nel 2009. In riferimento al debito vs Dentsply, si precisa che, ai sensi delle pattuizioni contrattuali a decorrere dal 1° gennaio 2022 è prevista l’applicazione di un tasso fisso del 2% annuo fino alla data di scadenza dell’accordo.

 

In riferimento al debito verso Dentsply si ricorda che, conformemente a quanto previsto nel relativo contratto, come da ultimo integrato tra le parti nel corso del mese di gennaio 2018, il rimborso del debito, la cui data ultima di rimborso è fissata al 2026, avviene mediante la retrocessione al creditore di parte del prezzo corrisposto da quest’ultimo a Pierrel per la fornitura di prodotti farmaceutici.

 

I Debiti finanziari non correnti al 31 dicembre 2022 sono pari ad Euro 23.633 migliaia e registrano un incremento di circa Euro 8.223 principalmente dovuto (i) al finanziamento a medio e lungo termine ricevuto da Intesa Sanpaolo S.p.A. con garanzia SACE per complessivi Euro 5.000 migliaia; (ii) all’incremento registrato di circa Euro 4.692 migliaia e riferito al Finanziamento Soci riveniente dalla fusione con la controllata Pierrel Pharma S.r.l. perfezionatasi in data 1 dicembre 2022; (iii) all’incremento pari a circa Euro 729 migliaia registrato nella voce “Debiti per beni in leasing” e riferito ai due nuovi contratti di leasing sottoscritti nel corso del 2022 e meglio descritti nel paragrafo dedicato, solo parzialmente compensato da (iv) una riclassifica pari a circa Euro 2.176 migliaia di quote riferite al finanziamento acceso con Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediocredito Centrale S.p.A. a scadere nei successivi dodici mesi rispetto alla data di chiusura di bilancio ed una diminuzione di  circa Euro 22 migliaia registrata nella quota a scadere nel medio e lungo termine del debito verso Dentsply.

 

Nel dettaglio al 31 dicembre 2022 la voce accoglie:

 

  1. (i)_la quota a medio-lungo termine del debito, in dollari americani, maturato dalla Società verso Dentsply International Inc. pari a circa Euro 5.295 migliaia, che registra un decremento di circa Euro 22 migliaia rispetto al 31 dicembre 2021 quando era pari a circa Euro 5.317 migliaia, per effetto dell’adeguamento del debito residuo al cambio Euro/USD, valuta quest’ultima in cui è stato contratto il predetto debito; si precisa che al 31 dicembre 2022 la quota a breve di tale debito era stimata in circa Euro 363 migliaia e classificata tra i “debiti finanziari correnti”. Alla data di pubblicazione delle presenti note esplicative, la durata residua di tale debito è stimata in circa 4 anni;  

  2. (ii)_la quota a medio-lungo termine del debito verso società di leasing per tre contratti sottoscritti dalla Società il cui saldo alla chiusura dell’esercizio è pari ad Euro 822 migliaia, in aumento di circa Euro 729 migliaia rispetto al 31 dicembre 2021;  

  3. (iii)_la quota pari a circa Euro 7.824 migliaia che si riferiscono ai finanziamenti accesi dalla Pierrel nel mese di marzo 2021 con Intesa Sanpaolo S.p.A. (circa Euro 3.912 migliaia) e Mediocredito Centrale S.p.A. (circa Euro 3.912 migliaia); 

  4. (iv)_la quota pari ad Euro 5.000 migliaia che si riferiscono al finanziamento stipulato con Intesa Sanpaolo S.p.A.  – garanzia SACE – nel corso del mese di luglio 2022 e, 

  5. (v)_la quota pari a circa Euro 4.693 migliaia, quale debito riveniente dalla fusione con la controllata Pierrel Pharma S.r.l., e riferita alla sorta capitale del debito finanziario verso gli azionisti Fin Posillipo e Bootes per effetto del subentro di questi ultimi nel finanziamento originariamente avuto dalla Banca Popolare di Milano. 

L’esposizione debitoria della Società suddivisa per scadenza e per tipologia di rapporto è evidenziata nella seguente tabella:

 
 
 
 

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Tutte le principali fonti di finanziamento a medio-lungo termine sono espresse in Euro, ad eccezione del debito verso Dentsply che è espresso in dollari statunitensi e valorizzato al tasso di cambio EUR/USD rilevato alla data del 31 dicembre 2022.

Al 31 dicembre 2022 la Società non ha debiti finanziari scaduti.

 

 

INFORMAZIONI SIGNIFICATIVE SUI FINANZIAMENTI IN ESSERE

 

Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo S.p.A.

Nel corso del mese di marzo 2021 la Pierrel S.p.A. ha sottoscritto con Banca Intesa Sanpaolo S.p.A., un contratto di finanziamento di complessivi Euro 5.000.000 concessi in un’unica erogazione. Il rimborso di quote crescenti di capitale è previsto in rate semestrali a partire dal 4 marzo 2023 e fino al 4 marzo 2027. Gli interessi, calcolati ad un tasso fisso nominale annuo dell’1,20%, sono invece corrisposti in via semestrale posticipata a far data dal 4 settembre 2021. Tale finanziamento, richiesto nell’ambito degli “Aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” è stato concesso con l’intervento del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese costituto presso Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.A. (“MCC”) ai sensi della legge 23 dicembre 1996 n. 662 e sue successive modifiche e integrazioni e relative norme attuative. Alla luce di tale richiesta è stata accordata la garanzia del Fondo nei limiti del 90% dell’insolvenza e di Euro 2.500.000 come importo massimo garantito. Nel dettaglio, Pierrel ha beneficiato, in sede di erogazione del finanziamento dell’agevolazione: (A) sotto forma di garanzia concessa ai sensi della sezione 3.2 del Quadro Temporaneo di Aiuti”; (B) sotto forma di riduzione del tasso di interesse concessa ai sensi della Sezione 3.1 del Quadro Temporaneo di Aiuti” per l’importo di Euro 99.302.  Al 31 dicembre 2022 il debito finanziario iscritto in bilancio, comprensivo della quota di interessi maturata è pari a circa Euro 5.019 migliaia, di cui Euro 1.107 migliaia inseriti tra i Debiti finanziari correnti e, la restante parte, tra i Debiti finanziari non correnti.

 

Finanziamento Banca del Mezzogiorno Mediocredito Centrale S.p.A.

Nel corso del mese di marzo 2021 la Pierrel S.p.A. ha sottoscritto con Mediocredito Centrale S.p.A. un contratto di finanziamento di complessivi Euro 5.000.000 concessi in un’unica erogazione. Il rimborso di quote crescenti di capitale è previsto in rate semestrali a partire dal 4 marzo 2023 e fino al 4 marzo 2027. Gli interessi, calcolati ad un tasso fisso nominale annuo dell’1,20% annuo sono invece corrisposti in via semestrale posticipata a far data dal 4 settembre 2021. Tale finanziamento, richiesto nell’ambito degli “Aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” è stato concesso con l’intervento del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese costituto presso Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.A. (“MCC”) ai sensi della legge 23 dicembre 1996 n. 662 e sue successive modifiche e integrazioni e relative norme attuative. Alla luce di tale richiesta è stata accordata la garanzia del Fondo nei imiti del 90% dell’insolvenza e di Euro 2.500.000 come importo massimo garantito. Nel dettaglio, Pierrel ha beneficiato, in sede di erogazione del finanziamento: (A) sotto forma di garanzia concessa ai sensi della sezione 3.2 del Quadro Temporaneo di Aiuti”; (B) sotto forma di riduzione del tasso di interesse concessa ai sensi della Sezione 3.1 del Quadro Temporaneo di Aiuti” per l’importo di Euro 99.302). Al 31 dicembre 2022 il debito finanziario iscritto in bilancio, comprensivo della quota di interessi maturata è pari a circa Euro 5.019 migliaia, di cui Euro 1.107 migliaia inseriti tra i Debiti finanziari correnti e, la restante parte, tra i Debiti finanziari non correnti.

 

Contratto di Factoring SACE FCT S.p.A.

Nel corso del mese di dicembre 2017 la Società ha stipulato con la SACE FCT S.p.A. un contratto di factoring finalizzato alla cessione dei crediti commerciali sia riferiti a clienti nazionali che esteri. Sulla base di tale contratto il debito al 31 dicembre 2022 a fronte di anticipazioni ricevute è pari ad Euro 64 migliaia.

 

Debito finanziario per contratto Dentsply

Il saldo di bilancio, valorizzato al cambio di riferimento del 31 dicembre 2022, risulta così composto:

 

 

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Il debito finanziario iniziale pari a USD 16,5 milioni acceso in data 31 agosto 2006 è stato contratto per finanziare l’acquisto del sito produttivo di Elk Grove, poi dismesso nel 2009. Il rimborso del debito, la cui durata residua è stimata in circa 4 anni (in virtù di quanto successivamente descritto con riferimento alla sottoscrizione di un nuovo accordo con la controparte) viene eseguito, come previsto contrattualmente, in rapporto alle forniture da parte della Società a Dentsply. Al 31 dicembre 2022 la quota a breve di tale debito, calcolata in funzione degli ordini da consegnare previsti sino al 31 dicembre 2023, è stimata in Euro 363 migliaia ed è classificata tra i Debiti finanziari correnti.

 

È opportuno ricordare che nel corso del mese di gennaio 2018 la Società ha sottoscritto con DENTSPLY Sirona Inc., multinazionale nordamericana attiva nella commercializzazione di prodotti dentali professionali, una integrazione dell’accordo commerciale precedentemente in vigore avente ad oggetto la fornitura di anestetici dentali, su base non esclusiva, di Pierrel a DENTSPLY; tale accordo sottoscritto con DENTSPLY prevede, tra l’altro:

  1. (i)_un incremento dell’ammontare che Pierrel retrocede al cliente americano, con pagamenti trimestrali, commisurato alle forniture di anestetici dentali eseguite nel medesimo periodo (c.d. rebate), a titolo di rimborso progressivo del debito sorto nei confronti di DENTSPLY per l’acquisto del complesso produttivo di anestetici dentali sito a Elk Groove, negli Stati Uniti (il cui opificio industriale è stato successivamente dismesso da Pierrel), pari al 31 dicembre 2018, a titolo di interessi e sorte capitale, a circa Euro 6,6 milioni (il “Debito DENTSPLY”);  

  2. (ii)_la proroga del termine di durata del contratto di fornitura dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2026 o, se precedente, alla data in cui il Debito DENTSPLY sarà stato integralmente rimborsato da Pierrel mediante il pagamento dei rebate; 

  3. (iii)_la proroga dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2026 del termine per il rimborso, in un’unica soluzione, della parte del Debito DENTSPLY che non dovesse essere stata già rimborsata da Pierrel mediante il progressivo pagamento dei rebate e che, pertanto, dovesse risultare ancora outstanding a tale data; e 

  4. (iv)_la maturazione di interessi sul Debito DENTSPLY a un tasso fisso del 2% annuo a partire dal 1° gennaio 2022 e fino alla data di scadenza dell’accordo. 

Contratto Alba Leasing

Nel corso del mese di luglio 2018 la Società ha sottoscritto con la società di noleggio Alba Leasing S.p.A. un contratto di locazione di una macchina “etichettatrice” concordandone le modalità di fornitura, implementazione e messa in utilizzo. Il contratto, sottoscritto ad un tasso di leasing del 2,2664%, prevedeva il pagamento di un maxi-canone anticipato per Euro 54.000 ed il noleggio in ulteriori 60 rate mensili per un valore nominale del bene riconosciuto in Euro 270.000 ed un prezzo di “riscatto” allo scadere dell’ultima rata pari a circa Euro 3 migliaia. Il bene è entrato in esercizio nel mese di dicembre 2019, il suo valore in bilancio è stato allocato ai sensi dell’IFRS16 facendo registrare alla Società un immobilizzo in corso il cui valore netto di fine periodo è pari a circa Euro 166 migliaia ed al quale corrisponde un debito finanziario complessivo residuo, in pari data, di circa Euro 56 migliaia.

 

Contratto Servicar Group S.r.l.

A far data dal mese di marzo 2019, la Società ha in utilizzo tre carrelli per trasporto interno rivenienti da un contratto in essere di noleggio con la Servicar Group S.r.l.

Tale costo, della durata di 60 rate mensili costanti, è stato attualizzato tenendo conto di un tasso di leasing del 2,2664%, e disciplinato secondo quanto previsto dall’IFRS16 originando un valore netto per beni strumentali in leasing pari a circa Euro 25 migliaia alla data del 31 dicembre 2022, al quale corrisponde un debito finanziario complessivo residuo, in pari data, di circa Euro 34 migliaia.

 

Contratto BCC Lease S.p.A.

La Società ha in essere con la BCC Lease S.p.A. tre contratti di locazione finanziaria e, nel dettaglio:

 

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Intesa Sanpaolo S.p.A.

Nel corso del mese di luglio 2021 la Società ha sottoscritto con la società Intesa Sanpaolo S.p.A.  un contratto di locazione di una macchina Termoforatrice e di una Astucciatrice per il confezionamento delle tubofiale individuando come fornitore GB Gnudi Bruno S.p.A.. Tale nuova “linea di confezionamento” è stata consegnata nel corso del mese di settembre 2022 ed è entrata in esercizio nel successivo mese di ottobre.

Il contratto, sottoscritto ad un tasso di leasing dell’1,10%, prevede il pagamento di un maxi-canone anticipato per Euro 180.000 ed il noleggio in ulteriori 60 rate mensili per un valore nominale del bene riconosciuto in Euro 900.000 ed un prezzo di “riscatto” allo scadere dell’ultima rata pari a circa Euro 9 migliaia.

Al 31 dicembre 2022 la linea risulta iscritta tra i “beni in leasing” per un importo netto di circa Euro 872 migliaia a cui corrisponde un debito finanziario rilevato alla data di chiusura del bilancio di circa Euro 673 migliaia già al netto di un anticipo versato di Euro 180 migliaia.

 

 

Nota 14. Altre passività e debiti diversi non correnti

 

La movimentazione della voce è riportata nella tabella in calce:

 

 

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Le altre passività non correnti, complessivamente pari ad Euro 4.541 migliaia al 31 dicembre 2022, aumentano di circa Euro 2.312 migliaia rispetto al 31 dicembre 2021 ed accolgono esclusivamente la quota a medio lungo termine del risconto passivo riferito ai contributi ricevuti ai sensi: (i) della legge sul “Credito Ricerca & Sviluppo” per gli anni 2018,2019, 2020 e 2021 pari a circa Euro 478 migliaia; (ii) della legge sui “Nuovi investimenti per il Mezzogiorno” pari a circa Euro 3.982 migliaia, (iii) per la legge riferita all’”Acquisto di nuovi beni strumentali” pari a circa Euro 50 migliaia riferiti al credito maturato nell’anno 2020, 2021 e 2022 e, (iv) del Credito Industria 4.0 per circa Euro 30 migliaia riferito a beni interconnessi nell’anno 2022.

 

 

Nota 15. Debiti commerciali

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La voce “Debiti commerciali” si incrementa complessivamente di circa Euro 4.030 migliaia in linea con il piano pluriennale di investimenti in corso della Società.

 

La composizione della voce è illustrata nella tabella sottostante:

 

 

Si precisa che in data 1° dicembre 2022, con il perfezionamento dell’operazione di fusione per incorporazione della controllata Pierrel Pharma S.r.l., la Società ha registrato un incremento dei “debiti verso fornitori” pari a circa Euro 101 migliaia.

 

La tabella sotto riportata, con riferimento all’aging di tali debiti, evidenzia che al 31 dicembre 2022 la Società ha debiti commerciali scaduti pari a circa Euro 2.728 migliaia, in incremento di circa Euro 1.990 migliaia, rispetto allo stesso dato alla chiusura del precedente esercizio quando erano pari a circa Euro 738 migliaia.

 

 

Per eventuali debiti commerciali verso parti correlate si rimanda al paragrafo “Informativa sulle parti correlate” nel prosieguo delle presenti note esplicative.

Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei debiti di natura commerciale:

 

 

La scadenza media contrattuale dei debiti commerciali è di circa 45 giorni, i debiti commerciali esposti in bilancio sono esigibili entro l’esercizio successivo e non sono assistiti da garanzie reali.

 

Nota 16. Debiti tributari correnti

 

La variazione della voce di bilancio è illustrata nella tabella sottostante.

 

 

Nel corso dell’anno 2022 gli acconti IRAP versati sono risultati maggiori rispetto all’effettivo impatto fiscale dell’esercizio; pertanto, al 31 dicembre 2022 non si registrano debiti tributari correnti.

 

 

Nota 17. Fondi Rischi a breve termine

 

La movimentazione del fondo è riportata nella tabella sottostante.

 

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Nel corso dell’anno 2022 il fondo si incrementa esclusivamente per la quota parte riveniente dalla fusione della controllata Pierrel Pharma S.r.l. perfezionatasi in data 1° dicembre 2022. Nel dettaglio, tale accantonamento è stato eseguito nel corso dell’anno 2020 a fronte di una Voluntary Disclosures Program (VDP) Application presentata alla Canada Revenue Agency (CRA) per la GST Canadese dovuta e regolarmente pagata per il tramite di un consulente in loco, ma che non risulta agli atti dell’ente fiscale canadese e per la quale, alla data di pubblicazione della presente nota non ci sono aggiornamenti.

Il management della Società non ha inoltre ritenuto necessario effettuare ulteriori accantonamenti nel corso dell’esercizio appena concluso.

 

 

Nota 18. Altre passività e debiti diversi correnti

 

La composizione e la movimentazione della voce “Altre passività e debiti diversi correnti” sono illustrate nella tabella che segue:

 

 

Al 31 dicembre 2022 la voce si riferisce principalmente a:

 

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I Debiti verso istituti di assistenza e previdenza sono illustrati nella tabella che segue:

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Si evidenzia che la Pierrel S.p.A., alla data di redazione delle presenti note esplicative, non presenta scaduti in essere per contributi INPS dovuti e non versati entro la scadenza e non ha rateizzi in corso per debiti precedentemente non pagati entro scadenza.

 

I debiti verso il fondo FONCHIM si riferiscono esclusivamente alla quota corrente di competenza del mese di dicembre 2022, interamente versata secondo scadenza nel mese di gennaio 2023.

 

I debiti verso il fondo PREVINDAI, pari ad Euro 30 migliaia, si riferiscono alla quota di competenza dell’ultimo trimestre 2022 regolarmente pagata nel corso del mese di gennaio 2023.

 

I “debiti verso il personale”, pari ad Euro 1.252 migliaia al 31 dicembre 2022, si riferiscono: (i) per circa Euro 237 migliaia alle retribuzioni del mese di dicembre 2022, pagate nel mese di gennaio 2023; (ii) per circa Euro 433 migliaia a ferie maturate e non godute alla data di chiusura dell’esercizio; per (iii) circa Euro 576 migliaia ad altri debiti verso il personale di cui circa Euro 422 per bonus a dirigenti maturati nel corso dell’anno 2022 e non ancora erogati al 31 dicembre e, per la restante parte, pari a circa Euro 154 migliaia, riferito all’una tantum che si è deciso, in accordo con le rappresentanze sindacali, di riconoscere ai dipendenti in forza al 31 dicembre 2022, in sostituzione del premio di partecipazione come stabilito nell’accordo triennale sottoscritto in data 30 aprile 2021.

 

La voce “altre passività correnti”, pari ad Euro 69 migliaia alla data di chiusura dell’esercizio, accoglie esclusivamente il debito residuo per compensi da erogare ad amministratori e componenti del Comitato Parti Correlate di competenza dell’anno 2022.

 

La voce “altri debiti” pari ad Euro 31 migliaia, accoglie il debito verso il CRA Canadese per IVA a debito riferita all’ultimo trimestre 2022 (circa Euro 20 migliaia) e regolarmente versata nel mese di gennaio 2023, mentre la restante parte è riferita all’utilizzo delle carte di credito aziendali.

 

 

Informazioni sul Conto Economico

 

Nota 19. Ricavi della gestione caratteristica

 

La composizione dei ricavi della gestione caratteristica è descritta nella tabella sottostante:

 

 

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I ricavi da vendita di prodotti a terzi, complessivamente pari ad Euro 23.123 migliaia al 31 dicembre 2022, si riferiscono per circa Euro 4.297 migliaia ad attività di contract manufacturing nei confronti di clienti terzi, per circa Euro 18.612 migliaia ad attività di vendita di prodotti a marchio proprio e per circa Euro 214 migliaia alla vendita di dispositivi medici tra cui circa Euro 114 migliaia riferiti alla vendita degli “Orabloc® aghi”.

La voce risente altresì di una riduzione dovuta a merci vendute ma ancora in transito alla data di chiusura del bilancio pari a circa Euro 918 migliaia.

È opportuno evidenziare che i ricavi dell’anno sono risultati sostanzialmente in linea con quelli previsti da budget approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 aprile 2022.

 

La suddivisione dei ricavi per area geografica diventa significativa per l’esercizio appena concluso mentre, per il precedente anno, è riferita a vendite effettuate dalla Società quasi esclusivamente in Europa.

 

La ripartizione per area geografica dei ricavi della gestione caratteristica al 31 dicembre 2022 è dettagliata nella sottostante tabella:

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Nota 20. Altri ricavi e proventi

 

La voce “Altri ricavi e proventi” è pari ad Euro 1.650 migliaia al 31 dicembre 2022 e registra un decremento pari a circa Euro 948 migliaia rispetto allo stesso numero al 31 dicembre 2021 quando era pari a circa Euro 2.598 migliaia, principalmente riveniente dai mancati riaddebiti intercompany di periodo. Nel dettaglio la voce è composta principalmente per:

 

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Nota 21. Materie prime e materiali di consumo utilizzati

 

La composizione della voce è illustrata nella seguente tabella:

 

 

I costi per materie prime e di consumo si riferiscono a materiali di confezionamento e all’acquisto di materie prime impiegati nelle produzioni di farmaci effettuate presso lo stabilimento di Capua.

I costi per l’”Acquisti di merce e prodotti finiti” fanno esclusivamente riferimento all’acquisto di componenti per la vendita di dispositivi medici.

La voce accoglie la movimentazione del fondo svalutazione magazzino, come per gli esercizi precedenti, a fronte di rimanenze considerate obsolete e di lenta movimentazione nel corso dell’esercizio si è provveduto ad accantonare un apposito fondo svalutazione magazzino per complessivi Euro 122 migliaia (principalmente riferiti a lotti di sviluppo e convalida); nello stesso esercizio sono stati, altresì, utilizzati accantonamenti precedenti per Euro 168 migliaia.

 

 

Nota 22. Costi per servizi e prestazioni

 

La composizione dei “Costi per servizi e prestazioni” è descritta nella tabella sottostante:

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La voce si incrementa complessivamente di Euro 2.745 migliaia rispetto all’esercizio precedente e risente complessivamente di un incremento riconducibile alla fusione per incorporazione della controllata Pierrel Pharma S.r.l. per circa 1.764 migliaia riflesso soprattutto nell’incremento dei costi commerciali, di cui (i) circa Euro 550 migliaia riferiti a costi di pubblicità e marketing; (ii) circa Euro 51 migliaia riferiti a costi sostenuti per partecipazione ad eventi fieristici e, (iii) circa Euro 883 migliaia a costi sostenuti per la consegna dei beni venduti ai propri clienti ed a questi ultimi quasi interamente riaddebitati e nell’incremento della voce riferita alla consulenze diverse (circa Euro 139 migliaia comprensiva delle spese di viaggi e trasferte rimborsate a terzi). L’incremento della voce utenze risente principalmente dei maggiori costi di fornitura di energia e gas. Si precisa che su tale incremento la Società ha usufruito, nell’esercizio appena concluso, di un contributo erogato sotto forma di credito di imposta pari a circa Euro 163 migliaia, iscritto tra i ricavi di periodo.

I costi per servizi e prestazioni risentono di oneri non ricorrenti di periodo pari a circa Euro 10 migliaia riconducibili a consulenze straordinarie.

 

 

Nota 23. Costi per godimento di beni di terzi

 

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all’esercizio precedente è esposta nella tabella seguente:

 

 

La voce “noleggi e leasing” sull’anno registra un decremento di circa Euro 30 migliaia quale variazione netta di un decremento dei noleggi operativi di attrezzatura hardware e software sostanzialmente sostituiti da contratti di locazione finanziaria e quindi riclassificati tra le immobilizzazioni materiali ai sensi dell’IFRS16 e di un incremento riveniente principalmente dai costi riferiti ai noleggi auto della controllata Pierrel Pharma S.r.l. per il tramite del perfezionamento dell’operazione di fusione avvenuto il 1 dicembre 2022. La voce accoglie principalmente (i) costi per il noleggio di autoveicoli pari a circa Euro 71 migliaia, (ii) costi per il noleggio di macchine fotocopiatrici multifunzione per circa Euro 15 migliaia e, (iii) costi per il noleggio di indumenti di lavori pari a circa Euro 16 migliaia.

 

Si precisa che la Società ha in essere un contratto di noleggio di carrelli per la movimentazione interna delle merci, di una macchina etichettatrice, di una linea di confezionamento tubofiale e di una strumentazione hardware, i cui costi sono stati riclassificati ai sensi dell’IFRS16.

Infine, si fa presente che la voce, in linea con quanto richiesto dall’IFRS16 e, in continuità con i precedenti esercizi, accoglie i costi relativi ai leasing di breve periodo e alle attività di modesto valore.

 

Nota 24. Costo del personale

 

La composizione della voce “costo del personale” è descritta nella tabella di seguito riportata:

 

Al 31 dicembre 2022 il costo del personale è pari a circa Euro 6.562 migliaia, in aumento di circa Euro 87 migliaia rispetto al precedente esercizio.

 

La voce “Salari e stipendi” diminuisce in valore assoluto rispetto al precedente esercizio principalmente per effetto del decremento dovuto alla chiusura del piano di incentivazione triennale stanziato al 31 dicembre 2021, parzialmente compensato da un incremento del costo degli impiegati, in linea con quanto programmato dalla Società oltre che per maggiori stanziamenti rispetto al precedente esercizio di premi una tantum da riconoscere al personale.

 

La voce “Altre spese per il personale”, pari ad Euro 214 migliaia, registra un incremento di circa Euro 88 migliaia rispetto al precedente esercizio. Tale variazione è da ricondursi principalmente al verificarsi di operazioni non ricorrenti per circa Euro 72 migliaia. La restante parte dell’incremento è riferita all’aumento del costo dei buoni pasto erogati al personale in forza (circa Euro 19 migliaia rispetto al 31 dicembre 2021).

 

Si precisa che nel corso dell’anno 2022 la Pierrel S.p.A. non ha usufruito di riduzione contributiva ai sensi dell’art. 27 DL 104/2020.

 

La tabella sottostante riporta il numero dei dipendenti ripartito per categoria:

 

 

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Nota 25. Altri accantonamenti e costi

 

La composizione della voce “Altri accantonamenti e costi” è descritta nella tabella sottostante:

 

Al pari del bilancio chiuso al 31 dicembre 2021 non si è ravvisata alcuna necessità di eseguire ulteriori accantonamenti per rischi probabili alla data di chiusura dell’esercizio 2022.

 

La voce “Altri costi” registra un significativo decremento rispetto all’esercizio 2021 generato principalmente dalla eliminazione a seguito della fusione dell’importo riferito ai costi da riaddebitare alla controllata che al 31 dicembre 2021 avevano un valore pari a circa Euro 1.518 migliaia a fronte dei quali la Società registra un incremento complessivo di costi rivenienti dall’operazione di fusione per circa Euro 931 migliaia.

 

La voce “Spese generali e amministrative” si riferiscono principalmente a spese di rappresentanza, spese amministrative e adempimenti societari, materiali di consumo ed attività regolatoria (quest’ultima pari a circa Euro 939 migliaia in aumento di circa Euro 931 migliaia quale impatto dell’operazione di fusione con la controllata Pierrel Pharma S.r.l.). La voce accoglie circa Euro 6     0 migliaia di costi da riaddebitare a terzi, i cui corrispondenti ricavi sono iscritti nella voce “altri ricavi” del conto economico al 31 dicembre 2022.  

 

La voce “Spese e perdite diverse”, pari ad Euro 114 migliaia, si decrementano di circa Euro 22 migliaia rispetto all’esercizio precedente e sono influenzate da poste non ricorrenti pari a circa Euro 47 migliaia di cui circa Euro 45 migliaia (sopravvenienze passive) riferiti a costi non di competenza e circa Euro 2 migliaia riferiti a minusvalenze realizzate in seguito alla dismissione di cespiti non più utilizzati nel processo produttivo.

 

 

Nota 26. Ammortamenti

 

La tabella sottostante riporta la composizione della voce al 31 dicembre 2022:

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Nel corso del 2022 sono stati capitalizzati nuovi investimenti per circa Euro 4.826 migliaia (di cui circa Euro 2.671 migliaia riferiti a costi sostenuti nell’esercizio appena concluso) che sull’anno hanno generato ammortamenti per circa Euro 231 migliaia.

 

Si precisa che la Società ha in essere un contratto di noleggio di carrelli per la movimentazione interna delle merci, di una macchina etichettatrice, di una linea di confezionamento di una strumentazione hardware “Hw Backup -Server e SAN HPE” e HPE & Access point  per rete CED, che in bilancio sono riclassificati tra i beni in leasing ai sensi di quanto previsto dall’IFRS16 e che hanno generato ammortamenti di periodo pari a circa Euro 154 migliaia in aumento rispetto al precedente esercizio per effetto dei contratti diventati operativi nel corso dell’anno 2022.

 

Nota 27. Riprese di valore/(Svalutazioni) nette di attività materiali ed immateriali

 

La composizione della voce è scritta nella tabella sottostante:

 

 

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La voce di bilancio è pari a circa Euro 376 migliaia rivenienti da svalutazioni effettuate nel corso dell’esercizio appena concluso di immobilizzi in corso, ed in particolare: (i) circa Euro 367 migliaia riguardano le immobilizzazioni immateriali in corso e fanno riferimento alla svalutazione dei costi sostenuti per la registrazione della specialità Lidocaina in USA, resasi necessaria a seguito delle comunicazioni ricevute dall’ente americano FDA di rivedere parte della documentazione precedentemente inviata attraverso l’esecuzione di nuove attività ed analisi a supporto dell’autorizzazione richiesta; (ii) circa Euro 9 migliaia riferiti a costi sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso ma riferiti a progetti per i quali il management ha ritenuto opportuno rilevare una perdita durevole di valore.

 

 

Nota 28. Oneri e proventi finanziari

 

La composizione della voce “Oneri finanziari” è descritta nella tabella sottostante:

 

 

Gli oneri finanziari sono costituiti principalmente da:

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La Società rileva al 31 dicembre 2022 proventi finanziari per circa Euro 297 migliaia di cui circa Euro 153 migliaia rivenienti da adeguamento alla data di chiusura di bilancio di saldi di bilancio espressi in valuta estera (tra cui 149 migliaia riferiti al conto corrente in USD) e, la restante parte ad utili effettivamente realizzati su transazioni in valuta estera.

 

 

Nota 29. Imposte dell’esercizio

 

La tabella sottostante evidenzia la composizione delle imposte sul reddito:

 

 

Il reddito imponibile realizzato dalla Società nell’anno 2022 è stato integralmente abbattuto dalle perdite fiscali rinvenienti dagli esercizi precedenti.

 

La voce imposte risente di proventi non ricorrenti riferiti all’agevolazione cosiddetta “Super ACE” di cui all’art 19, commi 2-7 del DL 73/2021 usufruita sotto forma di credito di imposta (complessivi Euro 57.479) a seguito di istanza telematica presentata nel 2022 dalla Società “fusa” “Pierrel Pharma S.r.l.”.

 

Come riportato nella precedente Nota 5 a commento della Voce patrimoniale “Imposte anticipate”, la Società, sulla base del tax plan elaborato per la verifica di recuperabilità delle imposte anticipate iscritte in bilancio, ha ritenuto di non iscrivere attività per imposte anticipate sulle differenze temporanee deducibili negli esercizi successivi e di iscrivere le imposte anticipate sulle perdite fiscali nei limiti dei redditi imponibili futuri emergenti dal piano in parola. L’importo complessivo delle perdite fiscali per le quali non si è ritenuto prudenzialmente di rilevare attività per imposte anticipate è complessivamente pari a circa Euro 8,6 milioni.

 

Di seguito si riporta una tabella di riconciliazione tra le imposte teoriche IRES (24%) e le imposte effettive, in confronto con l’anno 2021, tenuto conto dell’effetto delle imposte differite e di quelle anticipate. Le variazioni in aumento si riferiscono essenzialmente ad accantonamenti e svalutazioni indeducibili, nonché a sopravvenienze passive indeducibili.

 

 
 

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ALTRE INFORMAZIONI

PASSIVITA’ POTENZIALI, IMPEGNI E GARANZIE

 

Contenziosi in corso

La Società alla data del 31 dicembre 2022 non ha contenziosi in corso per i quali il rischio di soccombenza è qualificato come “possibile”.

 

Informativa sulle parti correlate

In merito ai rapporti intrattenuti dalla Società con parti correlate, si precisa che tali rapporti rientrano nell’ambito dell’ordinaria gestione e sono regolati a normali condizioni di mercato.

 

Nella tabella che segue sono riepilogati i valori economici e patrimoniali di Pierrel S.p.A. al 31 dicembre 2022 derivanti da operazioni intercorse con parti correlate:

 

I valori sopra esposti si riferiscono essenzialmente a rapporti di tipo commerciale (acquisto di beni), le cui transazioni sono effettuate alle normali condizioni di mercato, ed a rapporti di natura finanziaria (concessione di finanziamenti), le cui caratteristiche sono state descritte nelle varie note a commento delle singole voci di bilancio.

 

Con riferimento ai debiti finanziari si precisa che i valori esposti in tabella includono gli interessi maturati e non pagati alla data di riferimento del bilancio.

 

Alla data del 31 dicembre 2022 il debito maturato della Società nei confronti di Fin Posillipo S.p.A., pari a circa Euro 2.346 migliaia, è riveniente dalla fusione con la controllata Pierrel Pharma S.r.l. perfezionatasi in data 1 dicembre 2022 e si riferisce esclusivamente alla quota capitale del credito vantato nei confronti di Pierrel Pharma S.r.l. a seguito e per effetto dell’acquisto da parte di Fin Posillipo, insieme con Bootes (nella misura del 50% cadauno) ed alle condizioni meglio descritte nei precedenti paragrafi, del credito vantato dalla Banca Popolare di Milano S.p.A..

In aggiunta a quanto precede, sempre con riferimento ai rapporti in essere tra la Pierrel S.p.A. e Fin Posillipo S.p.A. si evidenzia che i valori economici e patrimoniali di Pierrel al 31 dicembre 2022 relativi ai rapporti in essere con Farmacie Internazionali S.a.s., - società controllata da Fin Posillipo S.p.A. -, derivano da forniture commerciali richieste per lo svolgimento delle proprie attività ordinarie e, in particolare, nell’ambito del processo di fornitura di dispositivi di sicurezza in ottemperanza alle vigenti norme anti-COVID.

Alla data del 31 dicembre 2022 i debiti della Società nei confronti dell’azionista Bootes S.r.l., complessivamente pari ad Euro 2.376  migliaia, di cui (i) circa Euro 2.346 migliaia relativi alla quota capitale del credito vantato nei confronti di Pierrel Pharma S.r.l. a seguito e per effetto dell’acquisto da parte di Bootes, insieme con Fin Posillipo (nella misura del 50% cadauno) ed alle condizioni meglio descritte nei precedenti paragrafi, del credito vantato dalla Banca Popolare di Milano S.p.A. e riveniente dalla fusione con la controllata Pierrel Pharma S.r.l. perfezionatasi in data 1 dicembre 2022; e (ii) circa Euro 30 migliaia ai compensi maturati nei mesi da luglio a dicembre 2022 dall’Ing. Rosario Bifulco (amministratore unico e socio di controllo di Bootes S.r.l.) per la carica di Vice Presidente e amministratore della Pierrel S.p.A.. Ai sensi dell’accordo di reversibilità sottoscritto tra Bootes S.r.l. e l’Ing. Bifulco, infatti, i compensi maturati dall’Ing. Bifulco per le cariche nella Pierrel S.p.A. devono essere pagati a Bootes S.r.l.

 

Compensi ad amministratori, sindaci, dirigenti con responsabilità strategiche e società di revisione

Il prospetto seguente evidenzia i benefici economici dell’esercizio degli amministratori, dei componenti del Collegio Sindacale e dei dirigenti con responsabilità strategiche (importi espressi in unità di Euro):

 

 

 

Il Consiglio di Amministrazione in carica è stato nominato con delibera dell’assemblea ordinaria del 26 aprile 2021, e rimarrà in carica fino all’assemblea di approvazione del bilancio dell’esercizio in chiusura al 31 dicembre 2023.

 

Nel corso della medesima seduta, l’Assemblea degli azionisti di Pierrel S.p.A. ha provveduto altresì a nominare il Collegio Sindacale attualmente in carica, composto da 5 membri, di cui 3 sindaci effettivi e 2 supplenti.

 

Il Collegio Sindacale risulta, pertanto, così composto:

Presidente: dott. Paolo Nagar

Sindaco Effettivo: dott.ssa Monica Valentino

Sindaco Effettivo: dott. Fabio Rossi

Sindaco Supplente: dott. Antonello Scrimieri

Sindaco Supplente: dott.ssa Mena Menzione

 

Nel corso dell’esercizio 2022 sono stati rilevati costi per emolumenti dovuti ai sindaci per circa Euro 48 migliaia sulla base della citata delibera assembleare di nomina e sulla base dei costi consuntivati per le attività svolte nell’esercizio.

 

Ai sensi dell’articolo 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, si segnala che i corrispettivi della revisione legale per l’anno 2022 ammontano a circa Euro 88 migliaia.

Gli onorari relativi alla revisione legale includono, i corrispettivi per le verifiche periodiche previste dall’art. 155 comma 1 lettera a) del T.U. e come previsto dalla circolare Assirevi n. 118, includono le eventuali indicizzazioni, ma non le spese.

 

 

GESTIONE DEI RISCHI ED INCERTEZZE

 

Rischi Finanziari

 

Nell’esercizio della sua attività la Società è esposta a rischi finanziari ed in particolare a:

a) variazione dei tassi di cambio

b) variazione dei tassi d’interesse

c) liquidità

d) gestione del capitale

e) credito.

 

Nel corso dell’esercizio la Società ha operato per controllare le variabili finanziarie sopra indicate attivando le opportune politiche, sia per specifiche operazioni sia per esposizioni complessive, al fine di minimizzare i summenzionati rischi attraverso l’impiego di strumenti offerti dal mercato o con appropriate politiche societarie di controllo e di portafoglio prodotti/mercati.

 

a) Gestione del rischio tasso di cambio

 

Pierrel presenta un’esposizione al rischio di cambio in relazione al debito in dollari americani verso Dentsply.

L’analisi di sensitività effettuata al fine di valutare l’esposizione della Società al rischio di cambio è stata condotta ipotizzando variazioni percentuali in aumento e in diminuzione del tasso di cambio EUR/USD in riduzione (11%) in aumento (9%).

 

 

Una variazione positiva del tasso di cambio di riferimento (EUR/USD), come presentato nella tabella sopra riportata, avrebbe prodotto sul conto economico complessivo un utile di Euro 509 migliaia al 31 dicembre 2022 e di Euro 513 migliaia al 31 dicembre 2021; analogamente, un movimento negativo dei tassi di cambio avrebbe prodotto una perdita di Euro 622 migliaia al 31 dicembre 2022 e di Euro 627 migliaia al 31 dicembre 2021.

 

Nessun effetto è generato a patrimonio netto poiché non sono presenti strumenti derivati designati di copertura.

 

b) Gestione del rischio tasso d’interesse

 

L’analisi di sensitività al rischio di tasso cui è esposta la Società è stata condotta prendendo in considerazione le partite di bilancio che originano interessi regolati a tasso variabile e ipotizzando incrementi o decrementi paralleli nelle curve dei tassi di riferimento. Con riferimento all’esercizio 2022, come per l’esercizio 2021, si è deciso di ipotizzare variazioni asimmetriche in riduzione (- 8 bps) e aumento (+ 50 bps) dei parametri di riferimento.

Tale analisi è stata condotta con specifico riferimento agli impatti generati sui flussi degli strumenti a tasso variabile (cash flow sensitivity) e sul valore di carico degli strumenti iscritti al valore equo (fair value sensitivity).

 

 

La sensitivity analysis è stata svolta sulla base delle seguenti assunzioni:

 

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c) Gestione del rischio di liquidità

 

La liquidità della Società si basa essenzialmente sulla diversificazione delle fonti di finanziamento e nei limiti degli affidamenti concessi sulla diversificazione della tipologia delle linee creditizie (commerciali o autoliquidanti, a breve o a medio/lungo) che vengono di volta in volta attivate in funzione dei fabbisogni.

Da un punto di vista operativo la Società controlla il rischio di liquidità utilizzando la pianificazione annuale, con dettaglio mensile, dei flussi degli incassi/pagamenti attesi; sulla base dei risultati della pianificazione finanziaria si individuano settimanalmente i fabbisogni e, quindi, le risorse necessarie per la relativa copertura.

 

La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività della Società sulla base dei pagamenti contrattuali non attualizzati:

 

 

La seguente tabella espone la composizione delle attività finanziarie:

 

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d) Gestione del capitale

 

L’obiettivo della Società è quello di garantire un valido rating creditizio al fine di avere accesso al credito bancario a condizioni economicamente vantaggiose. È politica della Società avere continui contatti con tutte le istituzioni finanziarie al fine di comunicare tutte le informazioni (sempre entro i limiti previsti per le società quotate) necessarie per meglio comprendere la tipologia del business e le particolari situazioni di mercato presenti.

 

e) Gestione del rischio di credito

 

È politica della Società l’assegnazione del fido ai clienti dopo avere valutato la struttura economica patrimoniale del cliente, la sua performance di pagamento negli anni e tutte le altre informazioni disponibili sul mercato e cioè i normali strumenti impiegati nel determinare la “solvibilità” del cliente.

 

La tabella sottostante evidenzia la massima esposizione della Società al rischio di credito:

 

 

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La massima esposizione al rischio di credito si incrementa di circa Euro 5.285 migliaia rispetto allo stesso dato del 31 dicembre 2021.

 

L’esposizione al rischio di credito della Società è riferibile a crediti commerciali. Data la particolare tipologia di business, una parte significativa dei crediti commerciali risulta concentrata in un numero ristretto di clienti, che si caratterizzano comunque per un elevato grado di affidabilità e di mantenimento del merito creditizio.

 

Classificazione

 

La classificazione degli strumenti finanziari nell’ottica prevista dallo IFRS9 è trasversale a diverse voci di bilancio; pertanto, di seguito si riporta la tabella che presenta il valore contabile degli strumenti finanziari in essere, per categoria di appartenenza, posto a confronto con i corrispondenti valori equi, al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021.

Le tabelle seguenti evidenziano che per la maggior parte delle poste finanziarie il valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione del valore equo, in considerazione della natura stessa di attività e passività finanziarie, in gran parte a breve termine.

 

 
 

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Il fair value dei crediti e dei debiti finanziari a medio lungo termine è calcolato sulla base delle curve dei tassi risk less e risk adjusted.

 

Si precisa che per i crediti e debiti commerciali con scadenza contrattuale entro l’esercizio, non è stato calcolato il fair value in quanto il loro valore di carico approssima lo stesso.

 

Rischi esterni e di mercato

Nell’esercizio della sua attività la Società è esposta a rischi esterni e di mercato, di seguito declinati.

 

  1. a)_Rischi connessi al virus covid-19 (c.d.”coronavirus”)  

Nonostante il protrarsi della pandemia da COVID-19 (c.d. “Coronavirus”) anche nel 2022, la Società  ha realizzato ottimi risultati commerciali. L’evoluzione della situazione sanitaria, con la progressiva eliminazione delle misure restrittive poste in essere, e la cessazione dello stato di emergenza a partire da marzo 2022, hanno comportato un graduale ritorno alla normalità. In considerazione di quanto suesposto non si ravvisano rischi particolari per la regolarità della produzione e l’andamento delle vendite.

 

       b) _Rischi relativi al quadro normativo e alla situazione dei paesi in cui opera la Società.

In conseguenza della limitata presenza internazionale, Pierrel è poco esposta a fattori di rischio connessi alla disciplina normativa ed alle condizioni economiche, politiche o sociali meno stabili dei Paesi in via di Sviluppo.

Con riferimento alla situazione geopolitica relativa al conflitto tra Russia e Ucraina e alle sanzioni emanate da parte dell’Unione Europea nei confronti della Russia, la Società alla data di predisposizione del bilancio ha incassato tutti i crediti nei confronti dell’unico cliente russo, verso cui sono state realizzate per l’esercizio 2022 vendite per Euro 1.452 mila. L’eventuale adozione di sanzioni ancora più incisive potrebbe comportare una contenuta diminuzione dei ricavi previsti per l’esercizio 2023. Per quanto riguarda l’Ucraina, mercato marginale, alla data di predisposizione del bilancio non sussistono posizioni aperte.

 

       c) _Rischi connessi al cambiamento climatico

L’impegno sui temi della responsabilità sociale e del territorio è da tempo parte integrante dei principi e della condotta della Società orientati al mantenimento di elevati livelli di sicurezza, di tutela ambientale ed efficienza energetica, nonché alla formazione, sensibilizzazione e coinvolgimento del personale sui temi di responsabilità sociale. Si dà atto che nel presente esercizio, come del resto in passato, non si sono verificati danni causati all’ambiente e gli Amministratori ritengono che, in considerazione del modello di business adottato, delle tecnologie utilizzate e della tipologia di prodotti commercializzati, la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e a maggiore sostenibilità ambientale non possa determinare rischi significativi per l’impresa.

 

 

Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

 

Le operazioni significative non ricorrenti effettuate nell’esercizio 2022 così come richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, sono di seguito illustrate; in particolare, la tabella che segue evidenzia gli effetti di tali operazioni sui risultati economici e sui flussi finanziari della Società per l’anno 2022.

 

 

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La voce “ altri ricavi” accoglie Euro 655 migliaia di poste non ricorrenti, essenzialmente per: (i) sopravvenienze attive rivenienti dallo storno di maggiori costi stanziati e riferiti ad anni precedenti per circa Euro 268 migliaia; (ii) circa Euro 86 migliaia riferiti alla quota di competenza dell’anno dei contributi ottenuti in virtù della legge sul “credito ricerca e sviluppo” e riferito agli anni dal 2018 al 2021 e 2022 il cui credito ancora disponibile, alla data di chiusura di bilancio, è iscritto nella voce “crediti tributari”; (iii) circa Euro 115 migliaia riferiti alla quota di competenza dell’anno dei contributi ottenuti in virtù della legge sul “credito di imposta per nuovi investimenti nel Mezzogiorno riferito agli anni dal 2018 al 2021 e 2022, il cui credito ancora disponibile alla data di chiusura di bilancio è iscritto nella voce “crediti tributari”; (iv) circa Euro 15 migliaia riferiti alla quota di competenza dell’anno dei contributi ottenuti in virtù della legge sui nuovi investimenti in beni strumentali per gli anni 2020, 2021 e 2022, il cui credito residuo è iscritto al 31 dicembre 2022 nella voce “crediti tributari”; (v) circa Euro 1 migliaia riferiti all’intero importo del “credito industria 4.0, il cui credito residuo corrispondente alla data di chiusura del bilancio è iscritto nella voce “crediti tributari”; (vi) circa Euro 8 migliaia riferiti a contributi su corsi di formazione effettuati e, (vii) circa Euro 164 migliaia riferiti al credito di imposta riveniente dal bonus per “energia e gas” il cui credito residuo inutilizzato al 31 dicembre 2022 risulta iscritto in bilancio tra i “crediti tributari”

I costi di natura straordinaria registrati al 31 dicembre 2022 includono: (i) circa Euro 44 migliaia di sopravvenienze passive riferite principalmente a costi di competenza di anni precedenti non rilevati nei rispettivi bilanci; (ii) circa Euro 2 migliaia quale minusvalenza realizzata in seguito alla dismissione di alcuni cespiti dal processo di produzione, (iii) circa Euro 72 migliaia riferiti a finalizzazione di accordi transattivi sottoscritti sia con ex dipendenti che con dipendenti che si sono dimessi nel corso dell’anno 2022; (iv) circa Euro 10 migliaia riferiti a consulenze non ricorrenti e, (v) circa Euro 375 migliaia riferiti alla svalutazione di immobilizzi in corso.

La voce imposte risente di un provento straordinario pari a circa Euro 57 migliaia generato dal “credito di imposta Super ACE” e riveniente dalla fusione con la controllata Pierrel Pharma S.r.l., efficace dal 1° dicembre 2022, ma i cui effetti fiscali sono da considerarsi retrodatati al 1° gennaio 2022.

 

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

 

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2022 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, ossia operazioni che per significatività, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo e tempistica dell’accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza dell’informazione in bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale o alla tutela degli azionisti di minoranza.

 

Informazioni ex art. 1, comma 125-129, della legge 4 agosto 2017 n. 124

 

Per quanto concerne l’informativa di cui all'art. 1, commi 125 - 129, della Legge n. 124/2017 e successive modificazioni, in tema di sovvenzioni/contributi pubblici ricevuti dalla Società, si rimanda a quanto riportato nei paragrafi precedenti ed alle indicazioni contenute nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato di cui all'articolo 52 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.

 

 

 

EVENTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI CHIUSURA DELL’ESERCIZIO

In data 24 febbraio 2023, la Società ha ricevuto per il tramite della procedura Entratel, comunicazione formale per la fruizione del credito d'imposta per gli investimenti nel mezzogiorno (legge n.208/2015) per complessivi Euro 548.744,00 a seguito della presentazione nel corso del mese di dicembre 2022 della relativa istanza.

 

 

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